
Sampdoria, Evani: "Il pubblico è da Champions League"
La Sampdoria vince lo scontro salvezza contro la Salernitana. Dalla sala stampa dello stadio "Luigi Ferraris" di Genova, il tecnico doriano, Alberigo Evani ha commento il match. Ecco le sue parole riportate da tuttomercatoweb.com:
Sulla partita: "E' quello che mi aspettavo dai ragazzi, è quello che ho visto in settimana e se lo sono meritato. Grazie a loro e al pubblico che ci ha sostenuto dal primo all'ultimo minuto. Il pubblico è da Champions League, ci ha dato la spinta e l'energia per fare questo risultato".
Sugli altri risultati: "Sai che non so i risultati degli altri? Sono concentrato su questa squadra e se le vincevamo tutt'e due delle altre possiamo farne a meno. So cosa è successo stasera e sono contento".
Sull'importanza della partita: "Questa partita era come una porta che dovevamo aprire per vedere una luce e se non ce l'avessimo fatta con la chiave, avremmo dovuto buttarla giù a spinta. Abbiamo concesso poco all'avversario".
Sulla formazione: "Si sono tutti allenati bene. Quando ho fatto la formazione ho detto che i ragazzi mi davano la sensazione di non poter sbagliare".
Sulla prova di Meulensteen e Niang: "Son due giocatori a cui, anche prima della gara, ho parlato. Di Melle, se vi ricordate, l'ho mandato in tribuna in una partita e gli ho spiegato il motivo. Il giorno dopo è venuto lui a parlarmi e aveva capito perfettamente il motivo. Da lì è un altro giocatore. Non si discute la sua qualità".
Su Borini: "Ha fatto quel contrasto. Non so se è una botta o una piccola distorsione. E' un giocatore di esperienza che partite così ne ha vissute tante, per questo che la scelta è ricaduta su di lui".
Sulla preparazione della gara di Castellammare in ochi giorni: "Bisogna recuperare energie fisiche e mentali. Ci sono tanti giocatori che erano accasciati. Ma è bello vedere questa generosità da parte loro. E' così che si può sperare di ottenere i risultati".
Sui difensori: "Ferrari dà più esperienza al reparto, guida il reparto in maniera esemplare. Tutti sono stati bravi. I tre hanno concesso poco a giocatori di spessore come quelli della Salernitana".
Sulla paura: "Io credo che la paura debba esistere. Solo gli incoscienti non hanno paura. L'importante è indirizzarla nella maniera giusta. Ci sono quelle paure che ti bloccano, ci sono poi quelle paure che ti mettono in condizione di avere timore dell'avversario ma ti mette in condizioni di superarlo".
Sulle reazioni all'arbitraggio: "A loro ho detto di farla perdere a me la pazienza e la calma. Ai ragazzi ho detto di non innervosire l'arbitro e non innervosirsi".







