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tmw / sampdoria / Serie B
Sampdoria, il disastro passa anche dalla panchina: mai quattro allenatori in una stagioneTUTTO mercato WEB
ieri alle 23:49Serie B
di Claudia Marrone

Sampdoria, il disastro passa anche dalla panchina: mai quattro allenatori in una stagione

Una stagione sciagurata quella che ha vissuto la Sampdoria, retrocessa in Serie C per la prima volta nei suoi 79 anni di storia, a margine di un'annata che ha visto la squadra centrare una serie incredibile di record negativi, a cominciare da un dato statistico curioso, ovvero il numero di allenatori dell'anno: quattro, cosa mai accaduta prima.

Il campionato cadetto parte con Andrea Pirlo, confermato dalla passata stagione, ma messo poi subito sulla graticola perché nelle prime tre gare centra un solo punto, che non combacia con quelle che sono le aspettative del club: il mercato faraonico - ma anche le dichiarazioni dei protagonisti - lasciano intendere neppure troppo velatamente che l'obiettivo è la Serie A. Arriva dunque il primo cambio in panchina, il 29 agosto 2024.

Il giorno dopo inizia l'era Andrea Sottil, che in 13 partite colleziona 16 punti; anche in questo caso un bottino non corrispondente ai voleri del club, che dopo lo schiaffo preso contro il Sassuolo (5-1 per i neroverdi), opta per un ulteriore cambio in panchina: si vuole evitare che i reiterati risultati negativi portino a essere risucchiati verso la zona playout.


L'uomo della svolta diventa Leonardo Semplici, che subentra l'11 dicembre; va da sé che la svolta non è però mai arrivata, neppure dopo il massiccio intervento nella sessione invernale di calcio mercato. La Samp fa fatica a risalire, e il peggio accade alla 31ª giornata, quando arriva la sconfitta interna nello scontro salvezza contro il Frosinone, corsaro al 'Ferraris' sullo 0-3: per la prima volta in stagione, i blucerchiati si trovano invischiati in zona retrocessione. Il trainer toscano è comunque riconfermato, ma la sconfitta contro lo Spezia porta al suo esonero e a quello del Direttore Sportivo Pietro Accardi, additato come uno dei maggiori responsabili della stagione negativa del club. Semplici, lascia quindi il club con 16 panchine all'attivo, ma solo 15 punti conquistati.

Ed ecco quindi la mossa 'del cuore', o 'mediatica' che dir si voglia: per tentare di risollevare il tutto, viene chiamato chi la Samp l'ha fatta grande nel passato. Alberico Evani diventa il nuovo tecnico, Attilio Lombardo il suo vice; e Roberto Mancini diventa una sorta di consigliere del presidente, senza ricoprire comunque alcun tipo di ruolo formale. Il nuovo corso inizia il 7 aprile, ma la svolta auspicata non arriva: il ko di Carrara e i pareggi contro Cremonese e Catanzaro, unitamente ai cosiddetti 'risultati degli altri campi' (perché la Samp non ha neppure tutto nelle proprie mani), portano al terz'ultimo posto in classifica; il resto è la triste storia di oggi.