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Il grande incubo si è materializzato: Sampdoria in C. Analisi di una stagione fallimentareTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Serra
Oggi alle 00:38I fatti del giorno
di Daniel Uccellieri

Il grande incubo si è materializzato: Sampdoria in C. Analisi di una stagione fallimentare

Il grande incubo si è materializzato in una notte di metà maggio, nella cornice amara dello stadio "Menti" di Castellammare di Stabia. Uno 0-0 contro la Juve Stabia che ha messo il sigillo sulla retrocessione della Sampdoria in Serie C per la prima volta nei suoi 79 anni di storia. Un risveglio amarissimo per una tifoseria che mai avrebbe immaginato di vivere una simile umiliazione. Il pareggio ha sancito il punto più basso di un club che solo trent’anni fa alzava l’ultima Coppa Italia e che nel 2010 raggiungeva i preliminari di Champions League. Oggi invece, dopo una stagione disastrosa, si ritrova a dover ripartire dalla terza serie.

Una caduta fragorosa, frutto di una lunga agonia sportiva: prestazioni deludenti, risultati sempre più scadenti, una squadra incapace di reagire e che, passo dopo passo, è sprofondata nel baratro. Un fallimento su tutta la linea, che non ha risparmiato nessuno: dalla dirigenza alla panchina, fino ai giocatori. E a far più male è il fatto che tutto questo sia avvenuto sotto gli occhi di oltre 20mila tifosi presenti in media al "Ferraris", che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Un supporto che però non si è tradotto in risultati: solo sei vittorie casalinghe su 19 partite, due delle quali arrivate solo nell’ultima e inutile gestione Evani-Lombardo. La Samp ha pagato anche gli scontri diretti, autentici banchi di prova falliti. Contro le rivali per la salvezza ha ottenuto appena quattro vittorie – tutte al "Ferraris" – contro Mantova, Cosenza, Cittadella e Salernitana. Per il resto solo pareggi e sconfitte: un punto con Carrarese, Reggiana, Brescia e Frosinone, oltre a ko dolorosi contro le stesse squadre, in particolare il rovinoso 0-3 interno con i ciociari.

Al termine della partita con la Juve Stabia, bocche cucite tra i giocatori e dalla società. La squadra è stata fatta rientrare nella notte per motivi di sicurezza: atterraggio a Malpensa e trasferimento in pullman fino a Bogliasco. Una fine mesta, quasi silenziosa, di una stagione che ha assunto fin da subito i contorni del disastro. Ora resta solo il vuoto, e la necessità di ricostruire tutto dalle fondamenta.
I NUMERI DEGLI ALLENATORI DELLA DISASTROA STAGIONE DELLA SAMPDORIA
Andrea Pirlo – Un avvio da dimenticare
Il primo a guidare la squadra è stato Andrea Pirlo, confermato in estate con grandi aspettative. Il suo inizio, però, è stato tutt’altro che positivo. In 3 partite il tecnico bresciano non ha mai vinto, raccogliendo un solo punto frutto di un pareggio e due sconfitte. La sua media punti è stata la più bassa della stagione: appena 0,33 punti per partita.

Andrea Sottil – Un parziale rilancio
Dopo l'esonero di Pirlo, il testimone è passato ad Andrea Sottil, che ha avuto in mano la squadra dal 30 agosto al 9 dicembre. In 13 partite ha ottenuto 4 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte, totalizzando 16 punti e una media di 1,23 punti a partita. Un rendimento non straordinario, ma sicuramente più solido rispetto al suo predecessore.


Leonardo Semplici – Troppi pareggi, pochi punti
Dall’11 dicembre al 7 aprile, è stato il turno di Leonardo Semplici. Il tecnico toscano ha guidato la Samp per 16 gare, riuscendo a vincere solo in 2 occasioni. A pesare sono stati i 9 pareggi, che hanno rallentato la rincorsa salvezza, insieme a 5 sconfitte. Il suo bottino finale è stato di 15 punti, con una media di 0,94 punti per partita.

Alberico Evani – Una fiammata troppo tardiva
A stagione ormai compromessa, la società si è affidata ad Alberico Evani, attualmente ancora in carica. Subentrato a inizio aprile, l’ex vice di Mancini sulla panchina azzurra ha provato a dare una scossa: in 6 partite ha conquistato 9 punti, frutto di 2 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta. La sua media è la più alta dell’intera annata: 1,50 punti a partita. Troppo tardi, però, per invertire il destino.

LE PAROLE DELL'EX IACHINI
"Provo un grande dispiacere – ha dichiarato ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com l'allenatore marchigiano –. In quella piazza, con quei colori, ho vissuto una cavalcata meravigliosa e quei tifosi non si meritano quello che è accaduto. Stiamo parlando di una delle più grandi realtà del calcio italiano. Spero solo che riescano a rialzarsi al più presto".

Guardando alla prossima Serie C, Iachini aggiunge: "Il calcio è uguale a ogni livello. La cosa migliore che la Samp potrà fare è dimostrare di aver imparato dagli errori di questo campionato. La Samp era la squadra da battere in Serie B, figuriamoci se non lo sarà in Serie C. Dovranno avere grande umiltà e sempre l’elmetto in testa, dando sempre più del 120%".