TUTTO mercato WEB
Un tempo a testa tra Spezia e Roma: al Picco finisce 2-2, giallorossi in Conference League
Un tempo per parte tra Spezia e Roma, che chiudono il campionato con un 2-2, che manda in Conference League la squadra di Fonseca. La prima frazione si chiude con un doppio vantaggio delle aquile, a firma di Verde e Pobega, mentre nella ripresa El Shaarawy prima la pareggia, poi Mkhitaryan la riprende.
LE SCELTE - Italiano cambia qualcosina, come aveva annunciato in conferenza stampa, dando spazio a chi ha giocato meno in questo finale di stagione. In porta, davanti a Rafael, ecco Vignali e Bastoni sulle fasce, con Capradossi e Terzi centrali. A centrocampo c’è Agoumé in regia, con Pobega ed Estevez mezze ali, mentre nel tridente, con Nzola, ci sono Gyasi e Verde. Nella Roma Fonseca è costretto a scelte obbligate e, davanti a Fuzato in porta, schiera Santon e Karsdorp terzini, con Kumbulla e Mancini centrali. A centrocampo spazio ancora per il giovanissimo Darboe che fa coppia con Cristante mentre in avanti, alle spalle dell’unica punta Mayoral, ecco Pedro, Mkhitaryan ed El Shaarawy.
SPEZIA DOMINANTE - La prima frazione è una sinfonia bianca, con lo Spezia che domina e chiude avanti di due reti. Le aquile iniziano alla grande, con tre opportunità chiare nei primi cinque minuti, sbloccando la gara con Daniele Verde, freddissimo solo contro Fuzato dopo un assist al bacio di Nzola. Lo stesso Nzola ci prova più volte, con la Roma che perde tantissimi palloni nella sua metà campo grazie al lavoro in pressing delle mezzali di Italiano, Estevez e Pobega. Proprio l’argentino sfiora il raddoppio con un sinistro a giro da fuori che termina sul fondo per centimetri, ma il gol del 2-0 arriva comunque, grazie a Pobega, che corregge in rete una sponda aerea di Capradossi, all’esordio in stagione. La Roma non c’è e si fa vedere solo con un tiro da fuori di El Shaarawy, comodamente parato da Rafael. A riposo le aquile conducono con il doppio vantaggio.
LA ROMA LA RIPRENDE - La ripresa si apre con due cambi, Ricci per Pobega e Reynolds per Santon. La Roma rientra in campo con un altro piglio rispetto alla prima frazione, e dopo pochi minuti rientra in partita, accorciando le distanze con un gol di El Shaarawy. L’esterno è bravo a raccogliere una respinta corta, di tacco, di Terzi e a battere Rafael dall’intento dell’area di rigore. Lo Spezia non ci sta e cerca subito di ristabilire i due gol di distanza con un sinistro a giro di Verde, ben parato da Fuzato. I ritmi sono alti, le difese concedono spazio: ci prova Capradossi di testa, poi è il turno di Mkhitaryan da fuori. Entra Dzeko, poi Agudelo e Maggiore nello Spezia, la partita è vivace. Rafael compie un autentico miracolo su Cristante, che calcia a botta sicura dall’interno dell’area ma si vede il tiro respinto con una mano dal brasiliano. La gara è equilibrata ma nel finale la Roma trova il gol del pareggio con Mkhitaryan, bravo a correggere in rete una sponda aerea di Dzeko. È l’ultima emozione del match, che si chiude sul risultato di 2-2, mandando in Conference League i giallorossi.
LE SCELTE - Italiano cambia qualcosina, come aveva annunciato in conferenza stampa, dando spazio a chi ha giocato meno in questo finale di stagione. In porta, davanti a Rafael, ecco Vignali e Bastoni sulle fasce, con Capradossi e Terzi centrali. A centrocampo c’è Agoumé in regia, con Pobega ed Estevez mezze ali, mentre nel tridente, con Nzola, ci sono Gyasi e Verde. Nella Roma Fonseca è costretto a scelte obbligate e, davanti a Fuzato in porta, schiera Santon e Karsdorp terzini, con Kumbulla e Mancini centrali. A centrocampo spazio ancora per il giovanissimo Darboe che fa coppia con Cristante mentre in avanti, alle spalle dell’unica punta Mayoral, ecco Pedro, Mkhitaryan ed El Shaarawy.
SPEZIA DOMINANTE - La prima frazione è una sinfonia bianca, con lo Spezia che domina e chiude avanti di due reti. Le aquile iniziano alla grande, con tre opportunità chiare nei primi cinque minuti, sbloccando la gara con Daniele Verde, freddissimo solo contro Fuzato dopo un assist al bacio di Nzola. Lo stesso Nzola ci prova più volte, con la Roma che perde tantissimi palloni nella sua metà campo grazie al lavoro in pressing delle mezzali di Italiano, Estevez e Pobega. Proprio l’argentino sfiora il raddoppio con un sinistro a giro da fuori che termina sul fondo per centimetri, ma il gol del 2-0 arriva comunque, grazie a Pobega, che corregge in rete una sponda aerea di Capradossi, all’esordio in stagione. La Roma non c’è e si fa vedere solo con un tiro da fuori di El Shaarawy, comodamente parato da Rafael. A riposo le aquile conducono con il doppio vantaggio.
LA ROMA LA RIPRENDE - La ripresa si apre con due cambi, Ricci per Pobega e Reynolds per Santon. La Roma rientra in campo con un altro piglio rispetto alla prima frazione, e dopo pochi minuti rientra in partita, accorciando le distanze con un gol di El Shaarawy. L’esterno è bravo a raccogliere una respinta corta, di tacco, di Terzi e a battere Rafael dall’intento dell’area di rigore. Lo Spezia non ci sta e cerca subito di ristabilire i due gol di distanza con un sinistro a giro di Verde, ben parato da Fuzato. I ritmi sono alti, le difese concedono spazio: ci prova Capradossi di testa, poi è il turno di Mkhitaryan da fuori. Entra Dzeko, poi Agudelo e Maggiore nello Spezia, la partita è vivace. Rafael compie un autentico miracolo su Cristante, che calcia a botta sicura dall’interno dell’area ma si vede il tiro respinto con una mano dal brasiliano. La gara è equilibrata ma nel finale la Roma trova il gol del pareggio con Mkhitaryan, bravo a correggere in rete una sponda aerea di Dzeko. È l’ultima emozione del match, che si chiude sul risultato di 2-2, mandando in Conference League i giallorossi.
Altre notizie
Ultime dai canali
interPalmeri: "Le voci su Oaktree e il compratore confermano una cosa. Il fondo vuole solo fare soldi"
juventusRiccio, l'agente: "La Juve lo segue a Modena, a fine stagione vedremo cosa accadrà"
torinoToro, per l'Europa non si può più sbagliare
juventusPedullà: "Bremer vorrebbe andar via solo in caso di Real, Liverpool e Manchester City"
romaAccadde oggi - Intervista tripla a Perotti, Iago Falque e De Sanctis: "Totti è il migliore, un fenomeno". Sabatini: "Pallotta come primo obiettivo vuole farmi diminuire le sigarette? Gli ho consigliato di metterlo al quinto o sesto posto"
genoaIl buongiorno
juventusKenan Yildiz: la nuova Juventus nascerà attorno a lui
juventusAnche la Lazio segue Ferguson
Primo piano