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tmw / sampdoria / Nato Oggi...
Juan Sebastian Veron, contemporaneamente giocatore e presidente dell'Estudiantes. Magico alla LazioTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 9 marzo 2023, 00:00Nato Oggi...
di Andrea Losapio

Juan Sebastian Veron, contemporaneamente giocatore e presidente dell'Estudiantes. Magico alla Lazio

Tira la bomba, Veron Veron. Il coro dei tifosi della Sampdoria, poco dopo la metà degli anni novanta, è stato mutuato anche dai quelli del Parma, della Lazio e dell'Inter. Juan Sebastian Veron, da La Plata, è stato di certo uno dei migliori centrocampisti della sua epoca. Straordinario tecnicamente, capace di lanci al millimetro, ma anche di contrastare, era completo sotto tutti gli aspetti. Anche quello sudamericano della classica giornata no, quando le cose vanno tutte per il verso sbagliato. Genio e regolarità, senza grandi colpi di testa fuori dal campo, ma con una voglia smisurata di giocare.

Il padre era anche lui calciatore, soprannominato la Bruja. La mela non cade molto lontana dall'albero, così Juan Sebastian prende viene chiamato sin dall'inizio "La Brujita", la streghetta. Qualcosa di magico ce l'ha, nel tocco di palla e nella visione di gioco. E come il padre inizia a giocare nell'Estudiantes di La Plata, perché la rivalità con il Gimnasia è abbastanza sentita. Viene ceduto al Boca Juniors per problemi economici e con gli Xeneizes rimane un solo anno, prima che la Sampdoria non lo scopra e lo acquisti per 6 miliardi di lire.


Due anni di fuochi d'artificio per poi passare al Parma per 25 miliardi, dove resta un anno, in tempo per vincere la Coppa UEFA nella finale di Mosca contro l'Olympique Marsiglia. Il prezzo del suo cartellino cresce verticalmente fino ai 60 miliardi che versa Cragnotti nelle casse ducali. Una Supercoppa UEFA, un una Supercoppa Italiana e uno Scudetto dopo, il Manchester United decide di spendere 80 miliardi per il suo cartellino, vincendo una Premier League. Ma non è finita: prima va al Chelsea, poi torna in Italia, all'Inter, prima del ritorno all'Estudiantes, per la sua seconda vita.

Ce n'è anche una terza, perché prima annuncia il ritiro e poi ritorna in campo, nel 2011. Poi una quarta, perché nel 2012 gioca la sua probabile ultima partita con l'Estudiantes, salvo poi firmare un anno dopo, il 19 luglio 2013, come calciatore, anche se nel frattempo è direttore sportivo proprio dell'Estudiantes. Poi una quinta, perché il 5 ottobre diventa il presidente dell'Estudiantes e, a due anni dal ritiro, nel 2016 (a 41 anni) ritorna ancora in campo con il club di La Plata, giocando la Libertadores. Si ritira (stavolta davvero) alla fine dell'esperienza continentale. 72 presenze con la Nazionale argentina, 9 gol.