
De Laurentiis: "Una città di 3 milioni di abitanti non può giocare contro una di 30mila"
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha annunciato l'addio di Spalletti ma ha parlato anche del futuro del calcio in Italia e non solo, ai microfoni di Che Tempo Che fa su Rai 3 da Fazio: "Io non voglio rivoluzionare il calcio, ma vorrei recuperare i giovanissimi che si stanno rincretinendo con gli smartphone e con le piattaforme. Non hanno la pazienza di seguire il calcio, cosa che si tramuta in una non passione. Vorrei parlare col ministro dell’Istruzione e insegnare nelle scuole per farli diventare allenatori, facendo guardare loro Argentina-Francia. Ancora abbiamo l’intervallo di 15 minuti, è una follia. Non deve esserci intervallo, abbiamo 27 giocatori per fare i 90 minuti”.
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Ancora ADL: “Bisogna essere competitivi tenendo i conti in ordine. Poi ci sono le istituzioni calcistiche che dovrebbero fare tabula rasa e ripartire da zero con regole precise. Non ci sono pari forze, ci sono dei campionati non equilibrati. I kart mica gareggiano con la formula 3… I piloti dal karting poi arrivano alla Formula Uno. I campionati dovrebbero essere divisi per tipologie di città. Non si può giocare con una città di 3 milioni di abitanti contro una di trentamila. Poi non la vede nessuno e gli sponsor non partecipano. È un problema che non è stato affrontato”.







