
Cioffi: "Doig mi è piaciuto subito, ma ha fatto meno di quel che può fare"
Gabriele Cioffi, ex allenatore dell'Udinese e dell'Hellas Verona, ha rilasciato una lunga intervista a Numero-Diez, parlando di quello che ha fatto dopo l'esonero da parte dei friulani e parlando anche della crescita di Josh Doig, terzino che lo scorso gennaio ha lasciato proprio il club veneto per arrivare al Sassuolo.
Ecco le sue parole sullo scozzese e l'avventura all'Hellas: "Quando sono arrivato a Verona era in corso una rifondazione totale, io non ho potuto approfittare della totalità della rosa in ritiro. I matrimoni non sempre vanno come si crede: non c’è un solo responsabile. Allenatore, società, direttore, giocatori… Va tutto diviso, ma le premesse erano ottime. Doig, Hien e Cabal sono giocatori che mi hanno illuminato alla vista: hanno passo, fisicità e portavano gamba alla squadra. Hien è arrivato a fine mercato, ma ho individuato subito in lui doti di leadership importanti, nonostante fosse indietro di condizione. Doig mi è piaciuto subito, ma ha fatto meno di quel che può fare. Lo trovo adatto a una difesa a 5, ha un grande piede e ottimo dribbling. Con un po’ di partite sulle spalle può diventare un grande terzino sinistro. Cabal ha rispettato il percorso: non era pronto al suo arrivo, ma un giocatore di 190 cm, veloce, cattivo è un potenziale. È stato un ottimo acquisto per il Verona e, con continuità, la scelta di spostarlo come terzino ha garantito equilibrio, prendendo il volo".
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Sull'Udinese: "Non potevo sapere cosa sarebbe successo inseguito. Ovviamente credo che ci saremmo salvati anche con me in panchina. Per andare avanti e crescere, però, la prima domanda da porgere a sé è: cosa potevo fare di meglio? Indipendentemente dalle scelte societarie e dagli alibi che ricerchi".
Sul futuro: "Ho avuto diverse richieste dall’estero, in particolare da Grecia, Cipro e Iran. Sono offerte economiche molto allettanti, ma non è quello che voglio fare. Aspetto e studio, sono molto competitivo e bisogna alzare continuamente l’asticella. A maggio ho fatto due settimane in Turchia per conoscere meglio il campionato, venendo ospitato da mister Montella e il suo staff, ho seguito alcune amichevoli in Inghilterra: hanno un altro ritmo. Ho pianificato due incontri per il futuro: una tappa all’Ajax con Farioli e, poi, mi incuriosisce Maresca. Sono due profili di successo con filosofie completamente diverse dalla mia".







