Luca Moro, un rigore per rinascere a Sassuolo e per convincere ma la strada è in salita
Alla fine Luca Moro è rimasto. Si pensava potesse partire a un certo punto del calciomercato Sassuolo estivo con diverse società che hanno bussato alle porte dei neroverdi ma, anche per l'attaccante classe 2001, valeva la regola che è valsa per tutti gli altri: pagare moneta, vedere cammello. Sì perché il Sassuolo ha investito tanto su questo attaccante che vanta ancora un trasferimento record dalla Serie C (è stato il giocatore più pagato) per circa 4 milioni di euro e pensate anche che nell'accordo è stato inserito anche un bonus da 1 milione di euro, che può scattare alla prima convocazione in nazionale dell'attaccante. Questo anche per dire quali erano le aspettative su questo centravanti che aveva fatto sfracelli con il Catania.
Una grande prima parte di stagione con 21 gol in 28 partite in Sicilia, poi annullati in seguito all'esclusione del club etneo dal campionato. Moro era stato acquistato dal Sassuolo a metà stagione, durante il mercato di gennaio, ma dal Padova, club che ne deteneva i diritti. I neroverdi lo lasciarono in prestito per la seconda parte di stagione che non arrivò mai alla conclusione per i problemi di cui sopra. Tante aspettative attorno a questo ragazzo che non ha mai ripetuto la stagione di Catania.
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Dopo l'avventura con i rossoazzurri ha alzato l'asticella andando a giocare in Serie B ma ha faticato a trovare continuità di rendimento. L'anno successivo la promozione in Serie A con il Frosinone di Fabio Grosso con 6 gol in 34 presenze e con Mulattieri che di fatto gli ha strappato il posto cammin facendo. Poi un nuovo prestito, stavolta allo Spezia. Tante difficoltà anche in Liguria con 4 reti in 26 apparizioni in campionato, più una rete in Coppa Italia. Troppo poco.
E così il Sassuolo, con la retrocessione in B, ha puntato su di lui, un po' per volontà un po' per mancanza di offerte concrete perché i neroverdi non potevano permettersi di disperdere un investimento comunque importante. Le offerte c'erano ma nessuno è stato pronto a mettere sul piatto quanto chiesto dal club emiliano che avrebbe preferito cedere a titolo definitivo l'attaccante. Ora però può nascere un'opportunità importante per il calciatore di origini patavine.
Grosso lo conosce bene. Le gerarchie sono stabilite con Mulattieri prima scelta e con il giovane Russo in rampa di lancio. Il rigore segnato contro la Cremonese, contornato però da una prestazione non proprio esaltante (sua e di tutta la squadra) può essere l'occasione per rinascere e per trovare stabilità anche a Sassuolo. La strada è in salita perché a parte l'annata magica di Catania, Moro in B ha faticato, ma partire a fari spenti forse può aiutarlo nel percorso di crescita, per scalare la montagna neroverde e per convincere Grosso e il Sassuolo a puntare su di lui anche in futuro.