Bologna, Castro si presenta: "Studio Di Vaio. Il gioco del Bologna mi ha impressionato"

Presentato ufficialmente questo pomeriggio, Santiago Castro ha parlato per la prima volta da giocatore del Bologna. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall'argentino. Con lui anche Marco Di Vaio.
Di Vaio: "Santiago sin dal principio ha sposato il progetto Bologna, nonostante la presenza di altre squadre su di lui. E' molto giovane ma viene da un anno importante. Abbiamo cercato di anticipare il mercato estivo e questo ci è costato un po' di più dal punto di vista delle energie, ma grazie a lui e al suo agente è arrivato".
Benvenuto a Bologna. Abbiamo visto dai social che hai guardato il Bologna in tv: che sensazione hai avuto e qual è stato l'impoatto con il Dall'Ara e con la squadra?
Castro: "Si seguo il Bologna da tanto anche se cambia molto vederlo dal vivo o in televisione. E' stato molto impressionante vedere la partita al Dall'Ara, sia dal punto di vista dei tifosi che dello stadio. La gente mi ha accolto benissimo e sono molto contento di questo avvio".
Come stai? Speri nella convocazione per Bergamo? Motta cosa ti ha detto?
"Dopo il pre Olimpico ho continuato ad allenarmi in Argentina e sto bene. Non penso alla convocazione, ma solamente a fare bene in allenamento. Il gruppo squadra e l'allenatore mi hanno accolto davvero molto bene e l'impressione che ho avuto è che questa è una famiglia".
Quanto tempo fa hai saputo dell'interessamento del Bologna? Che salto è l'arrivo in Serie A per il tuo percorso di crescita?
"Ho saputo dell'interessamento alla fine di novembre, tramite il mio agente. Fin da quando ho saputo di questi contatti ho manifestato la volontà di venire qui e Di Vaio è stato fondamentale in questa trattativa".
Che tipo di attaccante ti definisci?
"Sono una punta centrale, un giocatore potente.. Credo di avere sempre cose da migliorare, se non fosse così non potrei crescere ancora. Ascolto i consigli che mi possono aiutare a colmare i miei limiti".
Il ruolo del centravanti in Argentina è stato fortemente influenzato da Aguero, Martinez ecc. Sono figure a cui ti ispiri?
"Gli attaccanti nominati sono sicuramente esempi da seguire. Lautaro gioca in Serie A ed è sicuramente uno di quelli da cui prendo più riferimento, anche per la forma fisica. E' il giocatore a cui mi ispiro di più".
C'è in Argentina la pressione per chi può essere il prossimo attaccante della nazionale maggiore?
"Io lotto prevalentemente con me stesso. Quando gli altri attaccanti segnano sono comunque contento, ma io penso sempre a migliorarmi e ad aiutare la squadra".
Ci racconti qualcosa della tua città natale? Nella tua infanzia come ti sei avvicinato al calcio? Come hai festeggiato la vittoria del mondiale dell'Argentina
"Io vengo da Buenos Aires, dal quartiere di San Martin. Mio papà mi ha da subito trasmesso la passione del pallone e quando gioco gioco per lui e per la mia famiglia, che mi ha aiutato a superare anche i momenti più difficili. La vittoria del mondiale l'ho festeggiata con amici e famiglia ma il giorno dopo avevo allenamento..."
Qual è la qualità migliore del Bologna a tuo parere?
"Il gioco di squadra, il modo di muovere la palla e di occupare gli spazi, oltre all'intensità del gioco che è costante per tutta la partita".
Da attaccante, che giocatore è Joshua Zirkzee?
"Joshua è un giocatore molto completo, è un giocatore che gioca molto bene spalle alla porta, con i piedi, che fa grande pressione nella fase di non possesso, e che lavora per la squadra. Mi ha impressionato subito".
Quali sono i tuoi soprannomi?
"Toto, nome che mi hanno dato famiglia e amici, e che si avvicina a 'Toro' come Lautaro".
Come hai vissuto l'attesa per il tuo arrivo a Bologna?
"L'ho vissuta bene, ero tranquillo perché parlavo con Marco Di Vaio che mi tranquillizzava su tutto e perché la società mi è sempre stata vicino".
Vieni da un club con tanta storia... Cosa ti piace fare nel tuo tempo libero?
"Il Velez è un club importante e non è un caso che io abbia scelto Bologna, un club con una grande storia. Nel mio tempo libero mi piace stare con la famiglia, giocare a calcio, e dedico molto tempo al calcio tanto che guardo vieo su me stesso per capire cosa posso migliorare e poi guardo anche quelli di altri giocatori... Ho guardato molte immagini di Marco (Di Vaio, ndr)".
Hai già visitato Bologna citttà?
"Il centro città è molto bello e ciò che mi ha impressionato sono i monumenti. Per il momento l'impressione è molto positiva".
A margine della presentazione di Castro, ha parlato anche il direttore sportivo rossoblù, Marco Di Vaio:
Come sei cresciuto all'interno del Club?
Di Vaio: "Io ho studiato molti direttori sportivi, ho avuto l'opportunità di crescere e fare varie mansioni all'interno di questo club. Da quando lavoro con Giovanni nel ruolo di direttore sportivo cerco di fare il massimo, e di aiutare sia con i giocatori che con la squadra.
Guardando i tuoi anni qui a Bologna, possiamo dire che questo è il gruppo squadra più forte?
Di Vaio: "Sono a Bologna da 16 anni, e quella di quest'anno è una rosa molto ambiziosa formata da tanti giocatori che hanno voglia di affermarsi in questo mondo. Anche da parte del Club c'è l'ambizione di crescere, così come il mister.
Come sta Saelemaekers?
Di Vaio: "Saelemaekers sarà rivalutato domani, ha preso una botta in allenamento.
Quanto si sente l'attesa verso una partita come quella di domenica?
Di Vaio: "L'attesa è tanta e partita dopo partita stiamo vivendo grandi emozioni. Arrivare alla partita con l'Atalanta in questo stato di forma è bello, sarà una partita interessante che ci permetterà di capire a che punto siamo del percorso".
Quando hai calato l'asso di Thiago Motta ti aspettavi questi risultati?
Di Vaio: "Io non ho calato nessun asso. Abbiamo preso una decisione importante tutti insieme, soprattutto vista la necessità di sostituire un uomo come Sinisa che è stato un simbolo e che dal punto di vista umano non solo calcistico ci ha lasciato tantissimo. Tutti sapevamo che Thiago era un allenatore che aveva qualcosa di diverso e oggi ce lo sta dimostrando. E' ancora molto giovane ma ha un'identità molto forte".
