Milanese sulla Triestina: "Mi ero illuso, pensavo che questa proprietà potesse fare di più"

Mauro Milanese, ex amministratore unico della Triestina, ha sfruttato le colonne de Il Piccolo per esprimere la propria opinione in merito alla difficoltà palesate dalla proprietà alabardata nel corso dell'ultima stagione.
"Quello che sorprende tanto è il contrasto tra le premesse iniziali - spiega -, di dichiararsi un fondo ricco con l’intento di portare la Triestina in A, di prendere un centro sportivo, lo stadio, e dopo un anno e mezzo trovarsi a non pagare le imposte, a mancare scadenze, a perdere punti. Forse si è esagerato prima con le promesse, per arrivare al punto attuale, in mezzo c’è un oceano. Qualcuno quindi ha amministrato male i soldi. Forse è stato mal proposto il progetto. Mi ero illuso anch’io, pensavo potesse finalmente portare la Triestina in A. I fatti sono andati in contrasto con le speranze.
Se arriva l’iscrizione, la proprietà dovrà fare chiarezza, anche a fronte del -9. Se ha intenzione di vendere o vuole proseguire, in questo caso con quali basi, con quale budget, con quale allenatore. E dovrà farlo in tempi brevissimi, perché nel calcio ogni settimana è buona per perdere tempo".
Un passaggio rilevante riguarda anche la revoca del marchio, elemento simbolico e contrattuale che segna un ulteriore strappo: “Era una delle regole del contratto, di non ricevere penalizzazioni, e certamente ha inciso anche il non aver mantenuto le promesse fatte.”
