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Come è cambiata l'Inter dopo il mercato: quanti senatori e volti nuovi nei titolari

Come è cambiata l'Inter dopo il mercato: quanti senatori e volti nuovi nei titolari
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 1 settembre 2023, 09:15Serie A
di Marco Conterio

Anno nuovo, formazione nuova. Rivoluzione a costo zero, almeno nei cartellini, perché l'Inter di Steven Zhang ha avuto un mantra sin da subito, sin dalla prima riunione post finale Champions: autofinanziamento. Uno esce, uno entra, nei ruoli ma pure tra incassi e spese. Giuseppe Marotta e Piero Ausilio hanno avuto il diktat e dunque il compito di sfruttare i guadagni per far mercato. Snellendo magari il monte ingaggi e cercando di accontentare l'allenatore nei rinforzi richiesti. Una bella impresa, passata da diversi inciampi, errori, strategie che sono andate a farsi benedire, 'tradimenti' sportivi e delusioni. Ma alla fine della fiera, e di questo mercato, non c'è null'altro da dire se non che la missione è stata in qualche modo compiuta.

Uno esce, uno entra
Da Onana a Sommer - La strategia era prendere Vicario. Dopo una strada tortuosa, il club ha preso, risparmiando, il numero uno del Bayern Monaco facendo una maxi plusvalenza con il camerunese ceduto al Manchester United.

Da Handanovic a Audero - Dopo una storia lunghissima, Handanovic è rimasto svincolato. L'Inter ha pensato a lungo al vice: alla fine è andata su Audero, garanzia d'esperienza anche in Serie A nonostante l'età.

Da Skriniar a Pavard - Scottata dal rifiuto di Skriniar sul rinnovo, l'Inter ha atteso a lungo per prendere l'erede. A sorpresa ha scelto un vecchio pallino, riuscendo quasi sul gong a prendere a caro prezzo Pavard.

Da D'Ambrosio a Bisseck - Da un senatore a un giovane. E' uno dei cambi più netti nella rosa dell'Inter. Siamo comunque sul piano delle riserve e di chi avrà meno minutaggio.

Da Brozovic a Frattesi - Il primo addio pesante, il primo acquisto pesante. Giocatori e ruoli diversi, cedere Brozovic significa dare definitivamente la regia a Calhanoglu e promuovere Asllani.

Da Gagliardini a Sensi - Un rinforzo fatto in casa. Ironia della sorte: Gagliardini si è liberato a zero ed è andato al Monza dove ha occupato le mattonelle di Sensi. Anche se doveva essere Samardzic...

Da Bellanova a Cuadrado - L'addio di un giovane per un arrivo di grande esperienza. Un rivale discusso dei tempi recenti, preso a zero dalla Juventus. Un vero colpo mercato.

Da Gosens a Carlos Augusto - Il tedesco non è riuscito mai ad imporsi all'Inter, in Bundesliga sta già tornando ai suoi standard. Carlos Augusto è l'obiettivo inseguito e cercato da tempo, all'occasione della carriera.

Da Lukaku ad Arnautovic - Forse il downgrade più evidente, nonostante il valore indiscusso dell'austriaco. L'Inter contava di riscattare Lukaku, ne era certa. Poi ha smesso di rispondere al telefono...

Da Dzeko a Thuram - Il salto di prospettiva più importante. Troppo costoso confermare il bosniaco, l'Inter ha preso a zero un talento vero come il figlio d'arte che si è liberato dal Borussia Monchengladbach.

Da Correa a Sanchez - Delusa dall'esperienza Correa, l'Inter ci riprova. L'addio con il Nino Maravilla è stato condito dalle polemiche, la stagione da star col Marsiglia evidentemente ha fatto ricredere tutti.

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