Contro il Brugge tutta la Fiorentina di Italiano. Per un Belotti ritrovato c'è un Sottil in meno

Più Fiorentina di Italiano di quella vista con il Club Brugge c'è poco. Un piano ben studiato e preparato che rende frutti, un paio di distrazioni individuali belle grosse che complicano i piani quando le cose sembravano finalmente filare per il meglio, quindi l’enorme carattere che rende questa squadra capace di tutto, in un senso o nell’altro. Il primo atto della semifinale di Conference League finisce 3-2 in favore dei toscani, al termine di una prestazione decisamente pazza.

Da una parte Italiano non può che apprezzare il ritorno al gol di Andrea Belotti. Il Gallo era ancora fermo a quell’unico centro di metà febbraio in campionato contro il Frosinone. Da quel momento il vuoto, misto anche a della sfortuna, e un’astinenza che stava decisamente assumendo i contorni dell’incubo. In quel potente mancino di fine primo tempo, a risolvere una situazione caotica in area, c’è il bello del Gallo. Nei due mesi e mezzo trascorsi senza gol, probabilmente, il brutto. Fino a giugno è lui comunque il numero nove, al netto di uno Nzola tornato con il piglio giusto e con un gol pesantissimo alla prima presenza da settimane.

Dall’altra, l’allenatore della Fiorentina ha però perso il suo uomo più in forma degli ultimi 180 minuti. Proprio quando sembrava aver innestato la marcia giusta, Riccardo Sottil deve fermarsi un’altra volta. Un ragazzo tanto baciato dal talento quanto dalla sfortuna, la sua stagione è finita con la grande prova con il Bruges.