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Croce, il fedelissimo di Sarri: "Maturo e 'addomesticato'. Nel suo staff? Direi di sì"

ESCLUSIVA TMW - Croce, il fedelissimo di Sarri: "Maturo e 'addomesticato'. Nel suo staff? Direi di sì"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 16 giugno 2020, 13:27Serie A
di Marco Conterio

Pescara, Arezzo, Alessandria, Sorrento, Empoli. 16.534 minuti con Maurizio Sarri, Daniele Croce è al secondo posto dietro a Elseid Hysaj nella storia dei fedelissimi dell'attuale tecnico della Juventus. Ben cinque squadre insieme, l'ex centrocampista racconta per Tuttomercatoweb.com Sarri oggi in cui ricorrono i 12 mesi dall'arrivo a Torino. "Il bilancio è positivo anche se è tutto parziale: ci sono troppe competizioni ancora in ballo. Sarà legato a come si concluderanno, ai risultati che raggiungerà. Se vinci Coppa Italia e Scudetto e fai bene in Champions, parlerai di primo anno positivo. Altrimenti si potrebbe trasformare in anno negativo. Il primo bilancio arriverà già domani sera...".
Interviste, dichiarazioni. Lo vede diverso?
"E' più addomesticato! E' maturato negli anni, ha l'intelligenza di capire dove si può cambiare, che angoli del carattere smussare. E poi si è adattato all'ambiente dove si trova. A Empoli poteva fare interviste più colorite, lasciarsi andare. Alla Juventus lo vedo più maturo".
Anche in campo?
"Si è adeguato tanto alla squadra, alla società, ai giocatori. E' un profondo sintomo d'intelligenza".
Non si è ancora visto il suo Sarri-ball.
"Può sembrare strano: tanti dicevano che era molto rigido, ed era la verità. Pian piano sta cercando di farla sua: per caratteristiche ha bisogno di tempo per entrare nella testa dei giocatori e convincerli".
A Empoli quanto ci mise?
"Un paio di mesi.

Iniziammo male male, tre punti in nove partite ma avevamo tremila problemi. Squadra fatta alla fine, tanti problemi. Ebbe difficoltà ma una volta partiti eravamo inarrestabili. Il processo d'apprendimento a Empoli però è più facile, alla Juventus è difficile cambiare i ragazzi e a volte è anche un errore. E' stato bravo a non stravolgere tutto, a piccoli passi cerca un compromesso".
Sembra avere un problema davanti, con l'area più vuota senza Higuain.
"Con Higuain hai più presenza in area, giocare senza centravanti chiama caratteristiche degli esterni e delle mezzali che attacchino l'area. Douglas Costa è tra i più forti al mondo ma come presenza in area dà poco. In mezzo al campo, per caratteristiche, solo Khedira ha quelle caratteristiche col 4-3-3. Ramsey potrebbe farlo, in carriera ha segnato sempre, ha ottimi tempi: per me potrebbe farlo. Non ha segnato tanto ma potenzialmente è uno con quelle caratteristiche. Rabiot un po' meno...".
Le piacerebbe, ora che si è ritirato e ha preso il patentino da tecnico, lavorare nel suo staff?
"Sì, mi piacerebbe. E' un allenatore che ha idee che ho sposato per tanto tempo. Lo conosco, so cosa chiede, è quello in cui credo anche io. E' normale che se dovessi iniziare per conto mio, le mie idee di calcio sarebbero molto vicine alle sue. Ho quella visione lì, quella sua, di Giampaolo, tecnici che mi hanno dato tanto. Vedremo che percorso prenderò, se entrerò in uno staff o se inizierò dai ragazzi. Però le idee del mio gruppo di lavoro saranno quelle lì, quelle di Sarri".

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