Hellas Verona, al Bentegodi arriva una Roma da affrontare senza paura

Stasera arriverà la Roma di Josè Mourinho allo stadio "Bentegodi" in una suggestiva prima uscita interna per l'Hellas Verona di Marco Baroni in Serie A. Dopo il vittorioso esordio di Empoli, che ha fatto seguito al successo con l'Ascoli in Coppa Italia, l'ambiente scaligero sembra essersi caricato di una certa aura positiva, sia per aver finalmente rivisto in campo una squadra con la voglia di lottare senza paura, trainata da un tecnico che ha subito trovato il giusto feeling con la piazza, sia per le ottime risposte date dai nuovi acquisti, oltre a Federico Bonazzoli, match-winner, sono infatti arrivate anche le buone prove dal 1' di Michael Folorunsho e Jordi Mboula unitamente all'ottimo spezzone fatto registrare nella ripresa da Riccardo Saponara. Mercato, quello del Verona, che si sta fisiologicamente andando a completare, dopo l'arrivo in settimana di Suat Serdar per definire l'organico c'è bisogno ancora di almeno un centrocampista e un laterale difensivo sinistro oltre a piazzare gli esuberi Hrustic e Kallon, ormai dichiaratamente fuori dal progetto e sempre più distanti dal gruppo anche nelle sedute settimanali di allenamento a Peschiera.

Per la terza volta nelle ultime quattro stagioni Hellas e Roma si affronteranno al "Bentegodi" in una delle prime giornate di campionato. Escludendo l'1-3 dello scorso anno gli altri recenti precedenti tra scaligeri e capitolini fanno riaffiorare ricordi felici ai colori gialloblù. Nel 2021-2022 l'allora Verona di Igor Tudor (appena subentrato a Di Francesco) fu protagonista di una memorabile vittoria che pose fine alla striscia negativa di tre sconfitte nelle prime tre giornate facendo da preludio a quella che sarebbe poi stata una stagione piena di soddisfazioni. L'anno precedente invece Hellas e Roma si affrontarono in terra veneta alla prima giornata con l'allora squadra di Ivan Juric che riuscì a strappare uno 0-0 ai giallorossi, poi tramutato in 3-0 a tavolino in favore dell'Hellas per via dei pasticci dei dirigenti romanisti in sede di compilazione delle liste. Oltre all'inerzia propizia creatasi sembrerebbero dunque esserci anche corsi e ricorsi storici (seppur recenti) favorevoli per poter creare le basi per una serata da non dimenticare facilmente in un "Bentegodi" che nonostante il caldo agostano darà comunque una risposta importante in termini di pubblico, dopo aver sfondato quota 12.000 tessere per la campagna abbonamenti più corposa degli ultimi otto anni.