Italia, ancora nulla è deciso. Percorso netto e goleade gli ingredienti per evitare i play-off

Il cammino dell’Italia nel girone I per le qualificazioni al Mondiale 2026 si è fatto tortuoso. Tuttavia, scrive il Corriere dello Sport-Stadio, la speranza non è ancora svanita: restano sei partite per raddrizzare la rotta e tentare l’accesso diretto, evitando la trappola dei play-off.
Dopo prestazioni deludenti — 11 gol subiti nelle ultime quattro partite e solo 5 segnati — serve un netto cambio di marcia. La sconfitta contro la Norvegia ha complicato tutto, ma il nuovo regolamento tiene aperto uno spiraglio. La differenza reti pesa (Norvegia +10, Italia -3), ed è proprio su questo fronte che bisogna agire immediatamente. Domani si parte contro la Moldavia al Mapei Stadium, poi Estonia e Israele a settembre, quindi le rispettive gare di ritorno a ottobre. Infine, il 13 novembre, l’ultima sfida in trasferta contro la Moldavia, prima del confronto finale con la Norvegia (il 16 novembre, probabilmente a Roma).
Il regolamento è chiaro: in caso di pari punti, contano nell’ordine la differenza reti, i gol segnati, i risultati negli scontri diretti e altri criteri tecnici. Perciò, vincere largamente — senza subire — diventa essenziale. Ogni gol potrà fare la differenza. E Spalletti ha la responsabilità di restituire slancio e fiducia a questa squadra. Niente è ancora deciso. Ma adesso serve una vera impresa.
