Gravina: "Lotito? Non mi abbasso a rispondergli, è imbattibile. Rancore deriva da rancido..."

“Se la Lazio va male, paga il presidente. Fatevi due conti”. Così, nella giornata di ieri, Claudio Lotito ha di fatto invocato le dimissioni di Gabriele Gravina, suo storico avversario politico. Dal palco del Festival della Serie A in corso di svolgimento a Parma, il presidente federale ha preferito non commentare: "Non mi va. Non posso rispondergli, lui più volte tende a portare i discorsi a livelli molto bassi e lì è imbattibile, non accetto la sfida su questo terreno. Non si può affrontare un tema così delicato con il rancore che ha sempre distinto la sua attività nei miei confronti. L'etimologia di rancore porta al rancido: è qualcosa che non mi appartiene. Lascio a lui quelle espressioni".
Gravina ha proseguito così: "Gli attacchi di certi soggetti, come questo personaggio: sono l'emblema di un immobilismo che abbiamo ereditato, ma che dobbiamo rivoluzionare. Sono strumentali e inutili. Mi ha dato fastidio una scarsa informazione dei temi reali, un attacco a una persona che io stimo, perché è la persona più corretta che abbia mai incontrato nel mondo del calcio. È una persona straordinaria, di animo nobile: gli attacchi che sta subendo in questo momento sono immeritati. Lo dico con amarezza e morte nel cuore: è una persona per bene, davvero. Lui al calcio serve, fa bene, ed è un grande signore: io in queste ore ho parlato a lungo con lui, e gli lascerò alcune considerazioni che continueremo a fare. Ha subito un attacco mediatico immeritato".
Una frecciata, comunque, l’ha riservata all’arcinemico Lotito, difendendo il lavoro dell’ormai ex tecnico biancoceleste Marco Baroni: “L'Inter ha fatto un percorso straordinario, come è stato straordinario il percorso della Lazio nella prima parte dell'Europa League: Baroni ha fatto un ottimo lavoro, credo che fosse tranquillamente all'altezza delle due squadre arrivate in finale. Non si può deturpare il campionato della Juventus, della Lazio, dell'Inter, del Napoli, del Lecce, come di tutte quelle che hanno raggiunto obiettivi straordinari”.
