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Napoli-Fiorentina 1-3, le pagelle: Brekalo l'unico 77 a segno, Italiano batte Garcia

Napoli-Fiorentina 1-3, le pagelle: Brekalo l'unico 77 a segno, Italiano batte GarciaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 9 ottobre 2023, 06:15Serie A
di Dimitri Conti

Risultato finale: Napoli-Fiorentina 1-3

NAPOLI (a cura di Marco Pieracci)

Meret 5,5 - Sollecitato spesso dai compagni nel gioco con i piedi. Brekalo gliela fa passare sotto le gambe, incolpevole sul diagonale di Bonaventura, Nico lo infilza in uscita.

Di Lorenzo 5,5 - Determinato a cancellare il brutto errore in Champions, il vantaggio viola nasce dalle zolle di cui solitamente è padrone.

Natan 5,5 - La strana coppia difensiva con Ostigard mostra i primi segni di cedimento. Puntuale negli anticipi su Nzola, nel finale perde le distanze.

Ostigard 5 - Un retropassaggio da brivido per Meret, fiato sospeso al Maradona. Poco reattivo sul secondo gol della Fiorentina, in ritardo nelle chiusure.

Olivera 5,5 - Vince il ballottaggio della vigilia con Mario Rui, manda in gol Osimhen ma in fuorigioco. Sfortunato nel rimpallo del raddoppio.

Anguissa 6 - Mezz'ora senza grande intensità, nella versione non dominante, prima di alzare bandiera bianca per un problema muscolare. Dal 31' Raspadori 5,5 - Gli viene chiesto di sacrificarsi senza palla per rincorrere Arthur. Davanti non punge, mai pericoloso.

Lobotka 5,5 - La pressione alta della Fiorentina gli confonde un po' le idee, se le schiarisce con una bella percussione murata dai guantoni di Terracciano. Dopo torna nell'ombra. Dal 76' Gaetano sv

Zielinski 5,5 - Bonaventura gli fa sentire il fiato sul collo, con l'ingresso di Raspadori si abbassa da secondo centrale per dare più qualità alla manovra. Non ci riesce. Dal 76' Lindstrom sv

Politano 6 - Poco presente nelle zone calde, però è utile per allargare la difesa della Fiorentina con il suo movimento. Chiamato fuori per irrobustire la mediana. Dal 58' Cajuste 5,5 - Impatto zero.

Osimhen 6,5 - Finisce nelle grinfie di Milenkovic e Quarta dalle quali riesce raramente a liberarsi. Un gol da rapace annullato, si conquista il rigore del pari e lo trasforma. Poi si fa ipnotizzare da Terracciano e Garcia lo toglie. Dal 75' Simeone sv

Kvaratskhelia 6 - Nel momento di difficoltà prova a caricarsi i compagni sulle spalle andando a cercarsi lo spazio per incidere con le sue giocate. Meglio quando passa a destra, chiude in crescendo.

Rudi Garcia 5 - Si affida al solito undici schierato contro il Real Madrid, ma nonostante i due giorni in più di riposo è la Fiorentina a sembrare più fresca. Perde Anguissa, virando sul 4-2-3-1, chiude con un assetto spregiudicato che sbilancia la squadra, privandosi di Osimhen per l'ultimo assalto. Altra sconfitta in casa, la terza, il suo Napoli esce tra i fischi del Maradona.

FIORENTINA (a cura di Dimitri Conti)

Terracciano 6,5 - Sfodera riflessi pronti quando c’è da fermare Lobotka, si vede quasi costretto a tirar giù Osimhen per l’1-1 su rigore. Ancora pronto però nella ripresa, impedisce al nigeriano di farne un altro e mette un punto sul match.

Kayode 6,5 - Se tempo fa gli avessero detto che sarebbe partito titolare a Napoli, non ci avrebbe creduto. Lui fa come i giovani di grande talento, si butta di testa nelle cose senza pensarci. Qualche mezzo errore ma altra bella prova. Dall’83’ Ranieri sv.

Milenkovic 6 - Con Quarta che si concede a diverse scorribande, a lui la parte del difensore più puro. E in una serata in cui dalle sue parti circola Osimhen, non è un compito semplice. Un solo errore, rischiava di costar caro ma non è così.

Quarta 6,5 - La “cura Italiano” lo sta trasformando nello Stones della Serie A, le difese avversarie dovranno cominciare a tenere d’occhio i suoi inserimenti per non correre rischi aggiuntivi. Va vicino al gol anche a Napoli, lo ferma solo il palo.

Parisi 6,5 - Vanifica un primo tempo di livello più che buono con un errore di quelli “da matita rossa”, a un minuto all’intervallo. Se questa pagella fosse finita all’intervallo avremmo concluso così, poi però c’è il secondo tempo da treno e un assist.

Arthur 6,5 - Prezioso nel far partire senza intoppi le azioni, la sua presenza va centellinata onde evitare rischi. Ma quando c’è, si vede e si sente: tante trame cucite con qualità al Maradona, pochissimi errori e l’idea che si sia ritrovato. Dall’83’ Infantino sv.

Duncan 6,5 - Tra gli uomini-copertina della Fiorentina di inizio stagione, un po’ a sorpresa, al Maradona una prova forse meno scintillante delle ultime, ma comunque di sostanza. E con anche un mezzo assist per Bonaventura. Dall’83’ Mandragora sv.

Ikone 6,5 - Ha l’arduo compito di non far rimpiangere Nico Gonzalez, sembra imitarne lo spirito nei ripiegamenti su Kvaratskhelia. A inizio ripresa stampa un destro sul palo, mentre continua a spendersi finché ne ha. Guizzante e concreto. Dall’89’ Comuzzo sv.

Bonaventura 7,5 - Tornerà a vestire la maglia della nazionale a distanza di quasi tre anni con un sorriso nuovo. Quello di chi ha recitato la parte del padrone sul campo dei campioni d’Italia in carica: guida, crossa, segna. Invecchia come il vino.

Brekalo 7 - L’insospettabile del gol sblocca la partita: doveva ancora trovare il primo con la maglia della Fiorentina e, dopo averlo promesso a TMW venerdì scorso, lo fa al Maradona. La fortuna che gli è mancata nei mesi scorsi stavolta gioca con lui. Dal 73’ Gonzalez 7 - Entra con l’ardore di chi non si accontenta e vuole mordere l’attimo. Dopo più di settanta minuti in cui ha guardato i compagni da fuori, sfrutta i suoi venti per la zampata finale.

Nzola 6 - Occasioni da sfruttare poche, tenta di compensare aprendo spazi per i compagni con il fisico e talvolta gli riesce. Dalla mezz’ora in poi la sua prestazione cresce, tanto che è lui ad innescare Ikoné quando colpisce il palo.

Vincenzo Italiano 7 - Sorpresona in distinta, non c’è Nico Gonzalez. La mossa non sembra pesare sulle spalle della squadra, che si esprime con la leggerezza di chi sta giocando bene e va avanti, salvo farsi riprendere ingenuamente appena prima dell’intervallo. La sua Fiorentina però non difetta né di idee né di spirito e, spingendo, torna in vantaggio. Lui cambia pure assetto nel finale, passando a tre e trovando il tris. Ora è al terzo posto: il numero perfetto, dicevano gli antichi, ricorre e lo accompagna alla sosta.

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