Polverosi sulla Nazionale: "Siamo ai minimi termini ma i giocatori diano le ultime energie"

All'interno del Corriere dello Sport-Stadio è possibile leggere un editoriale a firma di Alberto Polverosi che, a proposito della sfida di questa sera tra Italia e Norvegia, scrive: "Avevamo nove difensori centrali (non contiamo Acerbi) e ce ne sono rimasti quattro di cui due chiamati per emergenza, con un debuttante (Coppola) che dovrebbe marcare Haaland. Siamo ridotti ai minimi termini alla vigilia di una partita che in nessun modo possiamo perdere. Se stasera Spalletti decide di schierare la formazione che ha in testa, avremo un centrocampo a sei, senza un solo giocatore in grado di saltare l’avversario con un dribbling. Sia chiaro, anche se ne schierasse una diversa, avremmo sempre lo stesso problema.
In questi anni ci siamo mangiati tutta la qualità che avevamo, così che adesso dobbiamo pensare alla Norvegia come un’avversaria quanto meno del nostro livello. Abbiamo Retegui, ma non Haaland; abbiamo Tonali, ma non Odegaard; abbiamo Udogie, ma non Sorloth. E se questa è la migliore Norvegia della sua storia, teniamo presente un altro dato: nelle ultime sei partite giocate dagli azzurri a Oslo, il bilancio è pari, due vittorie per noi e per loro e due pareggi. Se cominciamo a pensare Norvegia-Italia in questo senso, prendendo nuovamente atto della nostra scarsa qualità, ce la possiamo fare.
L’orgoglio è indossare una maglia che è stata sulle spalle di Gigi Riva e di Gigi Buffon, il coraggio lo devono portare i giocatori che, pur stremati dalla solita infinita stagione, hanno l’obbligo di tirare fuori l’ultima goccia di energia, le idee deve mettercele Spalletti. Non troppe, come è successo all’Europeo (per sua stessa ammissione), ma quelle necessarie per stabilire una distanza tattica dalla Norvegia visto che non possiamo puntare a quella tecnica. E Spalletti è uno che, se riesce a sintetizzare i suoi pensieri, può dare molto anche alla Nazionale. E poi, come facciamo a pensare di non arrivare al Mondiale per la terza volta di fila? Questo no, non lo vogliamo pensare. Non lo pensiamo".
