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Salernitana, tutti i numeri che bocciano Nicola. Radovanovic, l'addio di un leader assoluto

Salernitana, tutti i numeri che bocciano Nicola. Radovanovic, l'addio di un leader assolutoTUTTO mercato WEB
© foto di TuttoSalernitana.com
giovedì 9 febbraio 2023, 08:15Serie A
di Luca Esposito

Questo 2023 non è certo iniziato in modo sereno e lineare per la Salernitana. Dalla disfatta di Bergamo al budget minimo per il calciomercato passando per il clamoroso dietrofront su Nicola (frutto anche del rifiuto di altri allenatori) e quel caso Verdi che ha visto la piazza insorgere ingiustamente nei confronti del direttore sportivo Morgan De Sanctis quando è stata la proprietà a ridursi all'ultimo giorno per un calciatore che sarebbe tornato a Salerno già dalla scorsa estate. Come se non bastassero tutti questi eventi in appena un mese, ecco che la proprietà decide di rinunciare ad uno dei pochi leader carismatici della rosa. Si è consumato ieri l'addio di Ivan Radovanovic, passato in poco tempo da capitano a fuori rosa senza una valida motivazione. Il 31 gennaio c'era stata una trattativa con il Cagliari, ma l'ex Chievo ha provato a giocarsi le sue carte in granata fino alla fine sperando - probabilmente - in una presa di posizione diversa da parte dell'allenatore. In fondo Nicola si è salvato pochi mesi fa anche grazie a chi ha accettato con una Salernitana mestamente ultima in classifica sacrificandosi pure in veste di difensore centrale a cospetto di avversari di ottimo livello. E anche quest'anno le statistiche dicono che i campani abbiano vinto 3 gare su 5 con Radovanovic titolare, senza dimenticare il buon primo tempo disputato con l'Udinese alla seconda giornata. La situazione è precipitata a gennaio: prima la comunicazione del mancato rinnovo, poi una serie di confronti dopo i quali Iervolino, De Sanctis e Nicola hanno preso una decisione impopolare. Ieri tantissimi tifosi hanno espresso un certo dissenso sui social parlando di scarsa riconoscenza e di trattamento sbagliato nei confronti di un professionista serio e che ha tatuato sulla propria pelle l'esultanza sfrenata post salvezza del 22 maggio. Probabilmente, al netto della corte di alcuni club italiani, tornerà in patria.

Tornando all'attualità, a Verona Nicola si gioca una buona fetta di permanenza sulla panchina granata. I numeri inchiodano un allenatore spesso teorico ed evasivo nel corso delle sue interviste, ma che non ha mai fatto mea culpa parlando di progressi, passi in avanti, soddisfazione e finanche divertimento. I dati tuttavia vanno in direzione opposta. La Salernitana ha la peggior difesa del campionato, ha perso ben 10 gare su 21 (5 in casa), ha conquistato appena 3 successi interni e, da metà ottobre in poi, è ultima per pericolosità offensiva e tiri verso la porta avversaria. Incredibile per chi può contare su una coppia d'attacco reduce dai mondiali più un giocatore di livello come Candreva e quel Bonazzoli che l'anno scorso ha segnato reti a grappoli. Un anno dopo il suo arrivo a Salerno al posto di Colantuono, Nicola ha ottenuto appena 9 vittorie in 37 partite ufficiali. 28 volte, dunque, la Salernitana non ha conquistato l'intera posta in palio. E solo un risultato positivo al Bentegodi consentirebbe di vivere la doppia sfida interna con Lazio e Monza con serenità e senza patemi d'animo. Viceversa la panchina, in realtà mai solida, ricomincerebbe a scricchiolare. C'è Semplici che aspetta soltanto un segnale per riprendere il discorso interrotto 20 giorni fa.

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