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Shakhtar bloccato a Kiev, l'italiano Nicolini: "Ieri potevamo andare, ma lasciavamo i ragazzi?"

Shakhtar bloccato a Kiev, l'italiano Nicolini: "Ieri potevamo andare, ma lasciavamo i ragazzi?"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com
venerdì 25 febbraio 2022, 15:06Serie A
di Ivan Cardia

Raggiunto da Radio1, Carlo Nicolini, italiano e assistente di Darijo Srna, ds dello Shakhtar Donetsk di Roberto De Zerbi, ha parlato direttamente da Kiev, dove si trova la squadra: “La mia famiglia è in Italia, mentre quelle dei ragazzi brasiliani, anche giovanissimi, sono qui con noi. Non posso dire dove siamo perché l'ambasciata ci ha detto di fare così: eravamo venuti in hotel, aspettando il comunicato della federazione per sapere se sospendevano o meno. Il messaggio è arrivato tardivamente a mio avviso, non potevamo più muoverci”.

Siete preoccupati?
“Ovvio che vogliamo andare via: noi siamo professionisti del calcio, è ovvio che questa situazione qui non ci può piacere. Siamo in contatto con l'ambasciata. Abbiamo fatto una scelta da uomini, da responsabili, come abbiamo chiamato i nostri ragazzi. Nei giorni scorsi ci avevano invitato ad andare via, ma era un consiglio. Noi abbiamo la responsabilità dei ragazzi, le notizie le leggevamo. Ieri potevamo forse andarcene, ma come facevamo a lasciare ragazzini brasiliani, di 18 anni, alcuni con bambini”.

Com’è la situazione?
“La città è grande e le notizie sono contrastanti. Abbiamo sentito un botto forte stanotte, in questo momento forse stanno trattando. Le sirene le abbiamo sentite un paio di volte, e siamo andati al punto di sicurezza”.

Cosa farete ora?
“Siamo qui, sentiamo le notizie, parliamo con le ambasciate, con il console, anche con i brasiliani. Loro ci consigliano di non muoverci, altre ambasciate hanno preso vie diverse. C'è una non omogeneità di decisione”.

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