Una delle poche note liete della Lazio: con l'Europa scatta il riscatto di Guendouzi

Prestiti e riscatti in Serie A, l'analisi di TMW. In casa Lazio l'estate ha portato ad una sorta di rivoluzione sul mercato. L'addio più pesante al mondo biancoceleste è stato quello di Sergej Milinkovic-Savic, attirato in Arabia Saudita a suon di milioni a pioggia, e la principale tra le difficoltà che hanno colpito i capitolini in questo 2023/24 sembra essere stata proprio la sua sostituzione. Ne sa qualcosa, per esempio, Kamada. Il più vicino a non far rimpiangere SMS è stato con ogni probabilità Matteo Guendouzi.

Nonostante un contesto complicato, le prestazioni di Guendouzi sono quasi sempre state all'altezza e sopra la media. Era uno dei pochi volti nuovi ad aver incassato da subito la fiducia di un Sarri che aveva concluso restio l'estate. Tante buone prove che lo hanno riportato a vestire la maglia della Nazionale, a distanza di quasi un anno e mezzo dall'ultima convocazione.

Lo ha confermato lui stesso in una recente intervista dal ritiro francese: "Ho cambiato maglia d'estate e avevo bisogno di adattarmi a un nuovo ambiente e a un nuovo campionato, ma penso che il ritorno in Nazionale ricompensi la costanza delle prestazioni nel club (...) Ho potuto lavorare con Maurizio Sarri, un grande allenatore, esigente come Emery, Arteta, Sampaoli o Tudor. In sette mesi alla Lazio mi ha fatto crescere molto tatticamente. Prima ero meno disciplinato e avevo la tendenza a correre un po' ovunque. Ora so posizionarmi meglio e dosare le forze". Nel caso in cui la Lazio si qualifichi alle competizioni europee nella prossima stagione il suo riscatto (sono oltre 15 milioni tra parte fissa e bonus) scatterebbe in automatico, altrimenti la Lazio ha comunque l'opzione.