
Catanzaro, il presidente Noto: "Mi ispiro a modelli solidi, come Atalanta e Sassuolo"
Il presidente del Catanzaro, Floriano Noto, è intervenuto nel corso della trasmissione Turnover su Esperia TV per tracciare un bilancio della stagione appena conclusa e delineare le prospettive future del club giallorosso. Ecco i principali passaggi della sua intervista, riportati da passionecatanzaro.it.
Una stagione oltre le aspettative
“È stata un’annata esaltante, soprattutto se consideriamo le difficoltà iniziali. La nostra programmazione ha dovuto fare i conti con cambi tecnici e dirigenziali non previsti, ma abbiamo saputo reagire con prontezza e riorganizzarci al meglio. Alla fine, abbiamo persino superato gli obiettivi che ci eravamo posti”.
La sostenibilità prima di tutto
“Nel calcio moderno, la sostenibilità economica è imprescindibile, persino più dei risultati sul campo. Una gestione sana, sotto il profilo amministrativo e fiscale, è la base per costruire qualcosa di duraturo. Noi rappresentiamo una delle poche realtà italiane ancora nelle mani di una proprietà locale: un valore da preservare, che meriterebbe maggiore attenzione a livello nazionale”.
Strutture: la priorità del futuro
“È arrivato il momento di investire nelle infrastrutture. Il nostro prossimo passo sarà dotare il club di un centro sportivo all’altezza, con una sede stabile, una foresteria e spazi dedicati al lavoro quotidiano della squadra. Solo così potremo fare un vero salto di qualità”.
Caserta, un tecnico da valorizzare
“Il mister è spesso stato sottovalutato, ma ha dimostrato grande equilibrio e capacità. Ha saputo guidare un gruppo numeroso, adattando le sue idee alle esigenze del momento. Si è guadagnato sul campo ogni traguardo raggiunto. Non ci sono segnali contrari, ci siederemo presto per fare le nostre valutazioni con serenità”.
Iemmello e il valore dell’identità
“Essere catanzarese, tifoso, uomo spogliatoio: tutto questo ha un peso enorme. Iemmello incarna lo spirito della squadra e della città. Il suo attaccamento alla maglia è un valore aggiunto, non solo tecnico ma anche umano”.
Un modello sostenibile da seguire
“Mi ispiro a modelli solidi come quello di Percassi all’Atalanta, o al progetto del Sassuolo. L’obiettivo è diventare un esempio di progettualità sostenibile, costruita passo dopo passo, senza perdere di vista l’identità del territorio”.
Una stagione oltre le aspettative
“È stata un’annata esaltante, soprattutto se consideriamo le difficoltà iniziali. La nostra programmazione ha dovuto fare i conti con cambi tecnici e dirigenziali non previsti, ma abbiamo saputo reagire con prontezza e riorganizzarci al meglio. Alla fine, abbiamo persino superato gli obiettivi che ci eravamo posti”.
La sostenibilità prima di tutto
“Nel calcio moderno, la sostenibilità economica è imprescindibile, persino più dei risultati sul campo. Una gestione sana, sotto il profilo amministrativo e fiscale, è la base per costruire qualcosa di duraturo. Noi rappresentiamo una delle poche realtà italiane ancora nelle mani di una proprietà locale: un valore da preservare, che meriterebbe maggiore attenzione a livello nazionale”.
Strutture: la priorità del futuro
“È arrivato il momento di investire nelle infrastrutture. Il nostro prossimo passo sarà dotare il club di un centro sportivo all’altezza, con una sede stabile, una foresteria e spazi dedicati al lavoro quotidiano della squadra. Solo così potremo fare un vero salto di qualità”.
Caserta, un tecnico da valorizzare
“Il mister è spesso stato sottovalutato, ma ha dimostrato grande equilibrio e capacità. Ha saputo guidare un gruppo numeroso, adattando le sue idee alle esigenze del momento. Si è guadagnato sul campo ogni traguardo raggiunto. Non ci sono segnali contrari, ci siederemo presto per fare le nostre valutazioni con serenità”.
Iemmello e il valore dell’identità
“Essere catanzarese, tifoso, uomo spogliatoio: tutto questo ha un peso enorme. Iemmello incarna lo spirito della squadra e della città. Il suo attaccamento alla maglia è un valore aggiunto, non solo tecnico ma anche umano”.
Un modello sostenibile da seguire
“Mi ispiro a modelli solidi come quello di Percassi all’Atalanta, o al progetto del Sassuolo. L’obiettivo è diventare un esempio di progettualità sostenibile, costruita passo dopo passo, senza perdere di vista l’identità del territorio”.
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