Corsa contro il tempo a Brescia, l'assessore Cantoni: "Cellino garantisca l'iscrizione"

Corsa contro il tempo in casa Brescia per salvare il club ed evitare una ripartenza fra i dilettanti. Dopo il caos scoppiato a fine maggio che ha portato fino alla penalizzazione del club, in primo grado, di quattro punti in questa stagione (che significa retrocessione in Serie C) e altrettanti nella prossima – con il secondo grado atteso per il 10 giugno -, la società lombarda rischia ora di sparire e dover ripartire da zero a causa della volontà del presidente Massimo Cellino di non saldare quanto dovuto per mettersi in pari con stipendi e contributi.

Serve una cifra attorno ai 7 milioni, che secondo alcuni avrebbe ridotto di circa la metà dopo un accordo con l’Agenzia delle Entrate, da trovare entro le 15 di oggi per evitare che vadano in fumo 114 anni di storia. Sullo sfondo sempre la trattativa con la cordata di imprenditori portata da Scuola e Marroccu con cui il numero uno delle Rondinelle tratta ormai da qualche tempo. Come si legge sul Tuttosport da un lato c’è anche chi sta pensando a un bluff per accelerare le trattative di cessione, mentre dall’altro chi pensa che Cellino voglia fare uno sgarbo a una piazza con cui è in rotta da anni.

Al momento il presidente tace e non risponde a nessuno, con le istituzioni che però fanno sentire la propria voce chiedendo a Cellino di non sottrarsi dalle proprie responsabilità. “Unendomi al sentimento di tanti cittadini e appassionati, esprimo forte preoccupazione per quanto sta accadendo al Brescia Calcio. Come amministrazione comunale stiamo seguendo con attenzione, da tempo, l’evolversi della situazione, consapevoli di ciò che rappresenta la squadra per la città. - si legge in un comunicato dell’assessore allo sport Alessandro Cantoni - È fondamentale che, approssimandosi i termini di scadenza, il presidente Cellino garantisca l’iscrizione della squadra al prossimo campionato. Chi in questi anni ha guidato il Brescia Calcio non può sottrarsi alle responsabilità che ha nei confronti della città e dei tanti tifosi che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Mi auguro che con senso di responsabilità, il presidente accompagni il club in questa fase di transizione, permettendo a Brescia di conservare la propria storia calcistica. Il calcio a Brescia non è solo sport. È identità, è comunità, è passione e come tale va difeso”.