
Stagione al via per la Samp, fra contestazioni e timori. Da Tey in arrivo 20 milioni per evitare penalità
Dopo gli annunci del tecnico Massimo Donati e del nuovo responsabile dell’area sportiva Jesper Frendberg in casa Sampdoria nella giornata di oggi è iniziata ufficialmente la nuova stagione con le visite mediche dei tesserati, che proseguiranno anche domani, e i primi allenamenti a Bogliasco dove la squadra resterà fino a lunedì quando partirà alla volta di Ponte di Legno.
Con la tifoseria che da un lato incoraggia il neo tecnico e la sua rosa (“Mister e squadra buona partenza”) e dall’altro continua a riservare critiche nei confronti del presidente Matteo Manfredi e della sua gestione, in casa blucerchiata arrivano buone notizie da Singapore con l’investitore Joseph Teyche è pronto a riaprire i cordoni della borsa e mettere a disposizione 20 milioni di euro per affrontare le imminenti scadenze di fine mese: circa 6 milioni serviranno a pagare stipendi e premi ai tesserati per la stagione 2024/2025, mentre altri 9 milioni saranno destinati alla stanza di compensazione della Lega, per saldare i debiti legati ai trasferimenti di calciatori come Tutino, Ioannou, Bellemo, Ghidotti, Sekulov e Romagnoli. In questo modo la Sampdoria eviterà penalizzazioni in classifica e potrà guardare con meno ansia al futuro rasserenando anche l'ambiente attorno alla squadra.
“Nell’ultimo paio di giorni ho anche iniziato a parlare con lui del mercato, a valutare la nostra squadra, guardare la strategia e lo stile di gioco che stiamo cercando e che tipo di obiettivo possa essere interessante per noi, a breve e a lungo termine. (…) Donati era la seconda persona con cui parlare, è importante per noi che la nostra strategia e la nostra filosofia calcistica siano allineate in tutto il club e tutti capiscano cosa ci aspettiamo da loro. - sono state le parole di Fredberg nella prima lunga intervista rilasciata ai canali ufficiali del club - Dev’essere nel Dna del club e spero possa essere la nostra continuità e anche la nostra arma nel futuro, a cui possiamo affidarci, non importa chi sia in carica, che sia io o qualcun altro, e spero possa continuare a lungo perché ci rende più forti come club. Non puoi arrivare e calare qualcosa nel club dall’alto, non può essere così, devi rispettare il Dna e la cultura, non solo del club ma anche della nazione”.
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