
Cassano: "Vedrei bene Gozzi presidente della Samp. Sarebbe come Moratti all'Inter"
“A livello affettivo-calcistico prima di tutto viene la Sampdoria, dove sono stato alla grande e ho fatto tanto. Poi nella mia vita è entrata anche l’Entella dove ho conosciuto una persona stupenda come Gozzi e dove giocano i miei figli. Seguo le partite e i risultati di entrambe”. Antonio Cassano, intervistato da Il Secolo XIX, ha parlato così in vista dell’inedito derby ligure che aprirà domani la giornata di Serie B sottolineando che se si giocherà è sia per merito della formazione di Chiavari sia per demerito di quella blucerchiata: “Indipendentemente dal risultato non posso vedere la Sampdoria in Serie B, il suo palcoscenico è un altro, ma come si dice ‘chi è causa del suo mal...’. - prosegue Cassano - Ormai da qualche anno la società blucerchiata è diventata un putiferio e le responsabilità sono di chi l’ha gestita e di chi la sta gestendo. Spero con tutto il cuore che in un futuro, il prima possibile, le cose finalmente cambino”.
L’ex numero 10 blucerchiato prova anche a spiegare i motivi dell’andamento della squadra di Donati sottolineando come, dall’esterno, sembra che i giocatori blucerchiati abbiamo paura di scendere in campo a Marassi di fronte a quel pubblico e che lo stadio genovese deve tornare a essere quel fortino inespugnabile dove vincerle tutte per poi andarsi a giocare le sfide esterne.
Cassano si sofferma inoltre sulla rosa della Sampdoria sottolineando quanti elementi forti ci siano: da Coda, che va sfruttato e servito meglio visti i tanti gol segnati in carriera in Serie B, a Pafundi, giocatore che piace all’ex attaccante, passando per Barak, Ferrari, Henderson e Depaoli. “Non posso pensare che la Sampdoria faccia lo stesso campionato da schifo dello scorso anno”, sono le parole dell’ex calciatore che trova però inconcepibile affidarsi sul mercato all’algoritmo lanciando la provocazione che secondo i parametri presi in esame da questo metodo un giocatore come Xavi probabilmente non sarebbe mai stato preso perché poco veloce e poco alto pur sapendo giocare benissimo a calcio.
Spazio poi anche all’Entella con Cassano che elogia i dirigenti Superbi e Matteazzi (“Sono competenti e dall’occhio lungo”), oltre ovviamente al presidente Antonio Gozzi che vedrebbe bene come numero uno della squadra blucerchiata: “Tra l’altro gli ho rotto le scatole mica poco perché lo facesse. Sarebbe come un Moratti per l’Inter”.
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