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Parma, Pecchia si presenta: "Altro che grande estate: serve grande voglia di lavorare"

Parma, Pecchia si presenta: "Altro che grande estate: serve grande voglia di lavorare"
mercoledì 8 giugno 2022, 12:49Serie B
di Claudia Marrone

"Quando ho lasciato la Cremonese ho lasciato perché avevo creato rapporti talmente profondi che mi piaceva lasciare in quel modo, dopo un successo così importante. Mi sono messo sul mercato e c'è stata la possibilità di parlare con un club così storico, che mi intriga molto. Una sfida che mi dà emozioni, perché mi piace trasmettere emozioni. Parma, per la storia e la struttura, con un club ambiziosissimo mi ha dato questa spinta": esordisce così, nella conferenza stampa di presentazione, il neo tecnico del Parma Fabio Pecchia.

Che, come riporta parmalive.com, ha poi proseguito: "A Collecchio sono entrato nella storia crociata e in una struttura da top club, per tutti i mezzi che avrò a disposizione. Voglio conoscere il più possibile il territorio sul quale andrò a lavorare. Con tanti giocatori ho già parlato. Ognuno dovrà dare il massimo nella sua sfera di competenza, poi ci si confronterà, ma sempre in gruppo. Non sarà solo l'allenatore o la squadra, dovremo lavorare tutti nella stessa direzione. C'è un rapporto diretto con il club, ci parleremo e ci conosceremo. Poi si faranno delle scelte, tutti insieme. Io voglio creare un gruppo forte con un'identità precisa. Tecnica, tattica e soprattutto morale. Ci sono tanti giovani di valore, tanti stranieri: quanto prima dovremo avere uno stesso linguaggio. Serve grande voglia di lavorare e creare un ambiente altamente competitivo".

A proposito di aspetto morale, al tecnico viene chiesto cosa c'è da cambiare dopo il fallimento di quattro allenatori: "In questi due anni si è persa un po' dell'energia positiva di cui una squadra ha bisogno. Il nostro primo obiettivo è ricreare questo clima: il primo passo dovrà farlo la squadra. Siamo noi in prima linea, è evidente. Servirà lavorare, servirà tempo, ma dobbiamo stringere e accelerare i tempi. Il presidente parlava di grande estate: c'è solo da lavorare, altro che grande estate. In B negli ultimi anni si è alzato il livello, con tante squadre che hanno nella A il loro habitat naturale. Dovremo preparare tutte le partite per vincere: la squadra deve spingere per vincere la prossima gara, ogni settimana".

Conclude poi: "Perché ho scelto Parma? Per le persone di riferimento del club. Qualche anno fa ho vissuto indirettamente la storia di questo club. Ci sono passato solo come tesseramento, l'ho sfiorato da giocatore. Ora mi ci ritrovo da allenatore. La scelta è perché questa storia così affascinante mi intriga. Poi la struttura e una solidità importante. Oltre all'ambizione del presidente. Mi sembra tanta roba per prendere una decisione".

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