IL DOLORE DI GENOVA E IL VOLTO UMANO DELLA LEGA PRO: CHE SILENZIO SIA

Questo sarebbe dovuto essere il nostro ultimo fine settimana senza campionato di Serie C. Questi sarebbero dovuti essere i giorni in cui i vari collaboratori di TuttoC.com avrebbero ricevuto la fatidica comunicazione con cui si dà il via all'organizzazione del planning delle nostre seguitissime dirette. Il fantomatico messaggio: "Vi invio il programma della prima giornata. Fatemi sapere la vostra disponibilità. Entro giovedì le conferme" che poi ossessionerà la vita dell'intera redazione per almeno 38 giornate (più playoff e playout). Ma il calcio ha dovuto soccombere agli inciuci di potere, alle scelte senza logica, ai tribunali sportivi e alle loro sentenze non così imminenti che hanno fatto sì che nel prossimo weekend non ci sarà nessun via alle danze.

Ma questo è anche il fine settimana del dolore dovuto alla tragedia del Ponte Morandi di Genova. Già la Cavese aveva voluto rispettarlo, rimandando un momento di festa come avrebbe dovuto essere la presentazione della squadra ai propri tifosi (“Di fronte a quanto accaduto – le parole del patron Santoriello - è giusto che tutto si fermi. Sabato sarà una giornata di grande dolore e commozione per tutti, silenzio in rispetto e in memoria delle vittime del crollo di Genova”). E se la Lega di Serie A ha già fermato le sole gare di Sampdoria e Genoa, la Lega Pro (così come la LND) ha deciso di rispettare il lutto nazionale rinviando a data da destinarsi tutte le gare di Coppa Italia Serie C (e D) previste per domenica 19 agosto. Un segno, forse troppo piccolo per lenire lo strazio delle famiglie che hanno vissuto questo dramma, forse inutile (si sa che queste decisioni portano con sé, a prescindere, uno strascico di reazioni tra pro e contro), ma un segno che la Lega Pro c'è, è presente, sa fare le sue scelte, magari controcorrente, ma con umanità, con sensibilità, quella che serve in momenti come questi.

E allora, che silenzio sia.