INTERVISTA TC - Bianco: "In C 23enni già vecchi. Vicenza-Caserta da B"

Gianluigi Bianco, esterno basso mancino, è tra i tanti calciatori professionisti svincolati. TuttoC.com lo ha intervistato per capirne di più sul suo futuro e di quello di sue ex club come Vicenza, Casertana, Pro Piacenza e Avellino. 

Dove giocherai il prossimo anno?
"Per il periodo attuale è un gran bel casino capirlo. In Serie C i 23enni sono già vecchi. Per risparmiare le squadre schierano 6-7 ragazzini a partita. E così ci sono giocatori come me, con 200 presenze tra B e C e due campionati vinti, che restano a casa aspettando una chiamata, non ancora arrivata, con un minimo di progettualità e ambizione. Da ottobre dell'anno scorso, dopo un'esperienza lampo alla Carrarese, sono rimasto ad allenarmi con un gruppo di amici dilettanti, senza però firmare. Adesso, però, sto iniziando a pensare anche alla Serie D: categoria mai disputata ma vedendo i nomi di certi giocatori inizio a farmi due domande. In C, tranne che nelle squadre più importanti,  trovi i ragazzini, in D trovi nomi di cadetteria. E poi ora ci sono anche squadre come Bari, Avellino e Cesena".

Serie B e Serie C verso il rinvio. Che ne pensi?
"Purtroppo i problemi attuali sono frutto di errori passati che continuiamo a portarci addietro da anni. Ricordo che decine e decine di giocatori sono a spasso mentre tanti hanno dovuto scegliere di ridursi in maniera pesantissima l'ingaggio, magari andando a giocare in Eccellenza o a centinaia di kilometri da casa. E poi ci ritroviamo le seconde squadre che, per me, servono a poco perché levano posti ad altre società solide che magari potrebbero essere ripescate al loro posto. Poi è assurdo pensare che la Juventus B possa vincere il campionato di Serie C per poi finire fuori classifica in Serie B. Significa falsare un campionato".

Capitolo ex. In ordine alfabetico iniziamo da Avellino.
"Ho lasciato un pezzo di cuore con un campionato vinto. Solo chi ha giocato lì sa cosa voglia dire vivere il calcio irpino. Ti fanno sentire un giocatore della Juventus, del Milan o dell'Inter, con le dovute proporzioni. Spiace enormemente debbano ripartire dai dilettanti".

C come Caserta.
"Sono legatissimo a Caserta e alla Casertana. Ricordo i cinque gol da terzino, un campionato in cui arrivammo a un passo dai playoff. Quella tifoseria e quella piazza mi fanno impazzire. Ho visto che hanno preso due miei ex compagni come D'Angelo e Castaldo: conoscendoli significa che in rossoblù c'è un progetto vero con fondamenta serie. Lo dico senza sapere chi sia il nuovo presidente ma se loro due hanno scelto Caserta, nonostante le mille offerte che avranno avuto, un motivo ci sarà. Confesso che ci tornerei a piedi visto l'affetto dei tifosi che ancora mi scrivono".

Un anno fa, al Nord, anche l'esperienza al Pro Piacenza.
"È stato come vivere in famiglia. Sono stato benissimo, pur nel suo piccolo l'allora patron Burzoni ha fatto grandi cose. E mi auguro che la nuova società riesca a mantenere la categoria e a far bene come chi li ha preceduti".

Dulcis in fundo, il Vicenza.
"Il nuovo presidente, come già dimostrato a Bassano, è serissimo. Adesso è in una città con un tifo molto più grande, credo si leveranno grandissime soddisfazioni e torneranno ai fasti di un tempo. Se lo merita la piazza".

Chi salirà in cadetteria?
"Nel Girone A vedo favorite le retrocesse: Novara, Pro Vercelli e poi anche l'Alessandria che ci prova da anni. Nel Girone B il Sudtirol potrebbe di nuova fare benissimo col mio ex compagno di squadra Zanetti. Nel Girone C la Casertana può dare filo da torcere al Catania. Poi bisogna sempre vedere se qualcuna di queste verrà ripescata".