INTERVISTA TC - Ds Albissola: "Cambio dovuto, Bellucci ha fatto colpo"

Via Fossati, dentro Bellucci. Dopo sette giornate e un solo punto l'Albissola ha deciso di cambiare allenatore. TuttoC.com ha intervistato in esclusiva il direttore sportivo dei liguri, Andrea Mussi, per comprendere al meglio le scelte dei ceramisti.

Un esonero non è mai una vittoria.
"Il cambio tecnico è stato sofferentissimo da parte del sottoscritto, del presidente e della società perché parliamo di una persona eccezionale e di un buon allenatore che qui ha fatto la storia. Ma si è reso necessario cambiare perché bisognava dare una svolta dopo un punto in sette partite. Nel calcio il primo che paga è sempre l'allenatore, a volte anche ingiustamente".

Tanti i nomi accostati alla panchina in queste ore. Poi la scelta di Bellucci.
"Avevo parlato con 3-4 tecnici, un paio avevano fatto colpo, quello che ha convinto di più è stato Bellucci. E quindi, di conseguenza, abbiamo scelto lui".

Ultimo posto ma tanti punti buttati al vento.
"Ho sempre detto che sarebbe stato un campionato difficile, soprattutto all'inizio perché bisogna ambientarsi e conoscere. Poi il punto non rispecchia il valore espresso nelle partite e questo fa male perché due punti persi qui e lì ti portano a essere ultimo e non, magari, a quota 5 come sarebbe stato più giusto. Ma le scuse sono inutili, la classifica dice che abbiamo un solo punto e su quello dobbiamo basarci".

Pescherete dal mercato degli svincolati?
"La rosa è a posto, forse non è riuscita a capire bene quello che gli chiedeva il mister precedente. Questo gruppo è sufficiente per gli obiettivi preposti, poi se ci sarà da attuare qualche modifica so che la società non si tirerà indietro".

Chiusura con polemica. Altri club, nel vostro girone, sono già in difficoltà mentre altri hanno evitato penalizzazioni per il '1caso fideiussioni'.
"Penso alla mia squadra: chi lavora bene e correttamente come noi alla fine raccoglierà i frutti. Non per punizione altrui ma per meriti propri. Il 15 abbiamo pagato il terzo stipendio, si contano sulla mano le squadre, come la nostra, che pagano mensilmente in Lega Pro".