INTERVISTA TC - Ghirelli: "Calcio femminile chance per evolverci"

In chiusura dell’intervista il numero uno della Lega Pro Francesco Ghirelli ha voluto riservare spazio a due temi a lui molto cari: il calcio femminile e quello dei diversamente abili. ”Vorrei che i nostri presidenti capiscano importanza del calcio femminile - ha spiegato Ghirelli -. Se il settore giovanile rappresenta nel nostro DNA un punto di sviluppo e possibilità, il calcio femminile ha ancora più potenzialità. Nella massima serie lottano tra di loro per avere le migliori calciatrici, noi potremmo essere il vivaio del movimento se ci crediamo. In più il 50% degli sponsor attendono una mossa in questa direzione. E ricordiamoci che la nazionale femminile, con un movimento di sole 23mila calciatrici, va ai mondiali: un risultato eccezionale, se pensate che Stati Uniti e Germania ne hanno 200mila. Per questo anche l’idea di avere una allenatrice donna ad affiancare un collega nel grande calcio può essere un’esperienza che accelera il processo di sviluppo del movimento".

A suo avviso nel nostro paese c’è ancora una mentalità chiusa nei confronti delle donne nel mondo del calcio?
“La mentalità italiana pesa in negativo, non c’è in dubbio. Ma noi siamo una Lega ‘femminile’: abbiamo una vice presidentessa vicaria (Cristiana Capotondi, ndr), ma non solo: qui in Lega sono tante le donne che lavorano”.

Spazio, poi, al mondo delle persone con disabilità.
“E’ un altro di quegli aspetti a cui teniamo e fa parte del calcio che vogliamo. Mettendo insieme tutti i fattori, vorremo partecipare a un’opera di miglioramento di questo calcio”.

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