INTERVISTA TC - Calcagno (AIC): "Pro Pc? Tesseramenti da controllare"

Cuneo-Pro Piacenza, fine primo tempo: 16-0. Una delle più grandi farse del calcio italiano sta avendo luogo in terra piemontese. TuttoC.com ha intervistato Umberto Calcagno, vicepresidente dell'Assocalciatori, in merito al match che i rossoneri stanno disputando con sette ragazzi in campo.

Cosa sta succedendo?
"È evidente che non si tratta di sport. Non vedo l'ora di capire perché certi soggetti stiano tirando all'inverosimile la corda. Se fosse vero che per arrivare a sette hanno dovuto schierare chi avrebbe dovuto fare il massaggiatore e/o se fosse vero che alcuni dei calciatori scesi in campo non sono attualmente tesserati, saremmo sicuramente all'ultimo atto di questa farsa. Anche se la partita sarà portata a termine per me dovrà valere come quarta rinuncia con esclusione definitiva". 

Come vi muoverete?
"Sono certo che la FIGC, con l'attivazione in consiglio federale della procedura contro squadre inadempienti sotto più profili, vigilerà attentamente su quanto accaduto e prenderà subito le opportune decisioni".

Di fronte c'è il Cuneo che rischia a sua volta l'esclusione a causa della vicenda Finworld.
"Nelle sue difficoltà, quella dei biancorossi è una situazione differente. Spiace ripetermi ma se qualcuno avesse dato retta all'AIC e alla Lega Pro in estate non saremmo costretti a gestire queste situazioni".

Nessun mister in panchina: qualcuno ha ventilato l'ipotesi di esclusione dei rossoneri per tale motivazione.
"Secondo me non si può più parlare di calcio, le NOIF non tengono conto di queste eccezionalità, perché sono norme che riguardano lo sport. E questa gente col calcio non c'entra nulla".