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La lettera di un calciatore: "Le mie domande a Ghirelli. Nessuno vuole lo sciopero"TUTTO mercato WEB
martedì 22 settembre 2020, 16:30Altre news
di Sebastian Donzella
per Tuttoc.com

La lettera di un calciatore: "Le mie domande a Ghirelli. Nessuno vuole lo sciopero"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un calciatore di Serie C che ha preferito rimanere anonimo. La pubblichiamo anche in assenza di firma, perché non presenta accuse o contenuti diffamatori, ma pone domande che evidentemente la categoria si chiede. E invita a un confronto più pacato tra Lega Pro e AIC: un auspicio che ci sentiamo di condividere, in vista di uno sciopero che non farebbe bene a nessuno. Ecco la lettera recapitata a TuttoC.com:

"Caro presidente, sono un calciatore di Lega Pro cosiddetto Over.
Ho un contratto per la stagione 20-21. 
Questa premessa per dire che idealmente non sono affatto un profilo danneggiato dalla restrizione della lista a 22. Eppure sono qui, in prima persona a farle pubblicamente alcune doverose domande:
- Secondo i numeri da Lei citati, sono circa 22 i calciatori interessati dalle rotazioni, ovvero impiegati con buona continuità, a fronte di rose di circa 26 giocatori. Il fatto che questi numeri siano presi sulla base di un solo girone di andata, quindi su metà campionato già di per sè mi pare lacunoso e parziale.. ma anche presi per buoni tali dati:
- non crede che gli 8 turni infrasettimanali, previsti in questa stagione, possano ridisegnare le esigenze di una squadra? 
- Ha considerato che statisticamente con tutta probabilità aumenterà il rischio di infortuni?
- Ha considerato che questi ultimi potrebbero essere ancor più aumentati dalle rose ristrette e quindi dall’esigenza di dover scendere in campo forzosamente in condizioni fisiche non ottimali? 
- Ha considerato che la curva dei contagi purtroppo potrebbe impoverire la disponibilità settimanale di alcune rose?
- Ha davvero senso secondo lei togliere posti di lavoro a giocatori validi ai quali alcuni presidenti farebbero un contratto? Non le sembra anzi di rendere più complicata la vita a decine di calciatori (e quindi famiglie) già colpite dalla situazione globale data dal Covid?

Non entro in merito ad altre questioni tecniche che non mi competono. Comprendo la delicatezza del momento storico, apprezzo il Suo sforzo e la tenacia con cui fa fronte a tutto questo. Ma credo che le domande che Le ho posto pubblicamente, meritino risposte chiare, che fino ad ora mi sono sembrate semplicemente assenti, nascoste dietro slogan quali “risparmio e sostenibilità”, argomenti nobilissimi ma che non hanno alcun punto di contatto con le suddette rimostranze. 

Auspico altresì che vi sia un immediato incontro con AIC (incontro privato, basta con le  “botte e risposte” pubbliche per favore) al fine di trovare un compromesso per evitare uno sciopero che nessuno vuole, ma che alla situazione attuale sarebbe semplicemente sacrosanto. 
Buon lavoro. 
Un calciatore di Lega Pro"