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tmw / serie c / Girone A
Top & Flop di Lecco-PordenoneTUTTO mercato WEB
Melgrati, top Lecco
© foto di Marcello Casarotti/TuttoLegaPro.com
domenica 12 marzo 2023, 18:05Girone A
di Riccardo Quarti
per Tuttoc.com

Top & Flop di Lecco-Pordenone

Finisce 0-0 uno dei dei due big match di giornata tra Lecco e Pordenone, andato in scena nella cornice di un Rigamonti-Ceppi gremito da tanti tifosi locali spinti da grande entusiasmo e comunque apparsi sorridenti a fine partita. In effetti il Lecco può uscire soddisfatto da oggi, nonostante non siano arrivati i tre punti. La squadra di Foschi ha gestito molto bene la gara e rimanendo lucida nel secondo tempo, nel quale il Pordenone è parso aggressivo e maggiormente attivo nel trovare varchi sulla trequarti mancando però di quella cattiveria in più che serviva per colpire un Lecco ben disposto in campo.

L'equilibrio ha fatto capolino sin dall'inizio gara, con unico squillo della prima fase, un calcio di punizione batutto da Lepore che attua un piazzato a giro intuito e deviato in angolo da Festa (oggi tornato tra i pali). Da qui il Lecco cerca spesso di impensierire gli avversari prendendo spazio minuto dopo minuto, girando molto bene a centrocampo con la palla giunta più volte nelle zone del limite dove però la difesa neroverde, in modo particolare rappresentata da Ajeti, sventa. Il Pordenone fatica a sua volta a rendersi pericoloso a cuasa di una  retroguardia lariana sul pezzo. Un esempio su tutti è quanto avviene al 28' con Dubickas a penetrare ottimamente dal limite per poi mettere all'interno dell'area, con la sfera intuita da Celjiak, e al 40' con il numero 7 friulano ad entrare in area pressato però da Battistini che non lo molla anticipandolo.

Nel secondo tempo la squadra di Stefani opera in maniera più aggressiva rispetto alla prima parte di gara, ma il leitmotiv è sempre lo stesso, vista la difesa avversaria sempre sul pezzo. Al 9' la palla giunge sulla trequarti a Burrai, che dai 25 metri calcia in porta ma centrale, per cui di facile intenzione per Melgrati. Al 13' viene impegnato anche Festa il quale respinge un tiro interessante di Lepore dalla distanza. Da qui il Pordenone si porta in avanti maggiormente avendo più volte tra le mani la possibilità per  capitalizzare. Una di queste è quella del 22' quando Pinato calcia in porta, Melgrati respinge, Palombi a ribattere a due passi dallo specchio, ed ancora una volta Melgrati a fare il miracolo deviando in angolo. Melgrati è una qualità aggiunta al Lecco poichè l'estremo difesmore dei lariani è sul pezzo continuamente, salvando al 32' su spizzata di Pinato, che servito in mezzo dal limite destro, spizza in porta, trovando nuovamente  la respinta . Una fase in cui il "Rigamonti-Ceppi" ha spesso tremato, ma nel finale i ritmi generali calano ed in cui la stanchezza si fa sentire. Padroni di casa che nonostante la pressione avverrsaria precedente si mostrano sul pezzo cercando in un paio di occasioni un Tordini (entrato a posto di Buso) un po' appannato e controllato senza patemi dai difensori ramarri.

Tutto tranquillo nel finale sino al trplice fischio del direttore di gara Cavaliere, per un match che consegna un punto a testa ad entrambe. Forse più contento per il risultato è il Lecco visto che gli uomini di Foschi hanno per l'appunto gestito bene la gara in certi momenti nonostante la pressione di un Pordenone che ha trovato un Melgrati parecchio lesto. La squadra di Mirko Stefani deve essere delusa visto il potenziale a disposizione, poichè la Feralpi ora è distante 5 punti ed anche oggi è mancato qualcosa sotto porta e non solo. Ma la strada è lunga e tutto deve essere ancora scritto, ma prima urge una svolta, forse piùa livello mentale.

TOP

Melgrati (Lecco): l'uomo in più dei suoi oggi il portiere del Lecco, che sì generalmente non ha subito un assedio, ma nel secondo tempo, in una fase delicata della gara, da notare come sia riuscito a trasmettere fiducia ai suoi gestendo ottimamente certe situazione come il doppio intervento in occasione del 22' prima su Pinato e poi di Palombi da due passi, o deviando lestamente sempre su Pinato dieci minuti più tardi. Oltre a queste due episodi a colpire del 28enne di Monza è stata la sicurezza data ai suoi compagni e tifosi comportandosi con esperienza nel recupero palla sui corner pericolosi del Pordenone e nelle altre situazioni "da mischia". Così facendo ha saputo dare al Lecco maggiore tranquillità risultando quindi decisivo nella conquista di un buon punto in vista di quel che sarà mercoledì con la Feralpi. FREDDO

Ajeti (Pordenone): gara matura ed attenta quella del 29enne Albanese che come spesso capita anche quest'oggi ha mostrato le proprie qualità guidando con autorità la propria difesa per tutto il corso della partita, mostrando tutta la sua personalità, come al 33'  quando ruba palla a Giudici per poi procedere a tutta verso il limite in cerca di offrire un'opportunità ai suoi. Certo non del tutto perfetta la sua gara, caratterizzata anche da alcuni interventi fallosi al limite (in uno di questi è stato punito con il giallo)  ma la sua solidità e personalità espressa è sempre un assist ai suoi. PADRONE DELLA DIFESA

FLOP

Tordini (Lecco): entra in campo al posto di Buso ma raramente il giovane attaccante bluceleste è riuscito a dare quella qualità in più necessaria per colpire, mostrandosi abbastanza impantanato in certe occasioni in cui doveva essere maggiormente presente. Unica opportunità poi non gestita benissimo, è quella del 31' con ottima palla a servirlo in area, venendo  però ben pressato da Burrai. Inoltre verso il finale di gara spreca servendo male un pallone per Bunino con quest'ultimo che avrebbe avuto una grande opportunità dinanzi a sè. Il giovane ha comunque denotato propositività in quella che è una fase in cui il giocatore è atteso da continui segnali positivi, ma spesso il suo essere ancora acerbo viene fuori. ARRIVERÀ

Manca qualcosa (Pordenone): va bene che il Pordenone in un certo momento avrebbe meritato anche il vantaggio ma da questa squadra ci si attende di più. Anche oggi, al di là delle occasioni precedentemente citate ci si aspettava maggior tatto dagli uomini di Stefani (che oggi ha esordito provando il 4-3-2-1) che anche in questa occasione non sono riusciti prima a capitalizzare le occasioni create e poi a dare continuità al momento positivo del secondo tempo. Nessuno ha totalmente sfigurato ma a parte alcune eccezioni serve maggior incisività in campo e più costanza nell'atteggiamento. Anche perché la Feralpi scappa... SERVE DI PIÙ