Moretti: "Avellino, Rastelli non andava riconfermato. Contratto da folli"

Duro Vincenzo Moretti, ex Avellino, ai microfoni di SportChannel sulle scelte del club irpino. "Si è finito il campionato in modo scandaloso e si sta ripartendo in modo scandaloso. Non vedo nulla di positivo, Salvini è venuto ad Avellino e ha trovato una situazione difficile da gestire, ha capito che non c'erano i presupposti per iniziare e ha lasciato la barca. Secondo me ha fatto benissimo. Ora leggo di Perinetti, un dirigente con un grande curriculum, ma qui nessuno fa miracoli. Con 29 calciatori in rosa è difficile lavorare, costruire una stagione vincente è complicato, anche con l'arrivo del Benevento. La vedo dura per l'Avellino. Con Rastelli il rapporto è buono, abbiamo giocato assieme e vissuto anni bellissimi. L'ho avuto da allenatore alla Juve Stabia, è rimasto un rapporto tranquillo e sereno.

Sono rimasto male quando è venuto a mancare Mimmo Cecere, mi sarei aspettato qualcosa in più da Rastelli per onorarlo. Ma le cose si sentono dentro per poterle fare. Per il lavoro svolto non andava riconfermato, avrei fatto una rivoluzione totale. Non ci sono stati i risultati, i giocatori scelti da lui non hanno dato l'apporto giusto. Non so se con l'arrivo di Perinetti cambierà qualcosa, perché solitamente lui prende allenatori diversi da Rastelli. So che c'è un contratto pesantissimo che lo lega all'Avellino, io ne avrei sottoscritto uno a rendimento. Nel calcio bisogna dimostrare prima di chiedere qualcosa, quando giocavo io eravamo sempre sotto esame. Fare un contratto del genere a Rastelli è da folli".