
Crisi profonda alla Triestina: niente soldi per gli stipendi. Servono 1,4 milioni entro mezzanotte
La situazione in casa Triestina si aggrava sempre più e nelle ultime ore è arrivata la conferma delle peggiori previsioni: non arriveranno i soldi necessari al pagamento degli stipendi e dei contributi relativi al mese di maggio – circa 1,4 milioni di euro – dei tesserati che andrebbero saldati entro la mezzanotte di oggi. Lo riferisce Trivenetogoal.it spiegando che la società alabardata è a un passo dal tracollo finanziario visto che la proprietà statunitense guidata da Ben Rosenzweig non sembra intenzionata a porre rimedio alla delicata situazione.
Il club infatti presenta un disavanzo di 4,3 milioni di euro al 31 marzo che viola l’indice di liquidità e altri parametri federali, di conseguenza il mercato estivo sarà bloccato e non è detto che le eventuali cessioni possano bastare a sbloccarlo, almeno senza un versamento immediato di liquidità nei conti correnti del club. Il club inoltre andrà incontro a un’altra penalizzazione di sei punti che si sommerà ai sette già ricevuti per un totale di -13 alla partenza della prossima stagione che renderà improba l’impresa salvezza.
Se tutto dovesse essere confermato in casa Triestina sarà addio per tanti protagonisti degli ultimi anni: dal direttore sportivo Daniele Delli Carri che presenterà le dimissioni, al tecnico Giorgio Gorgone che non firmerà il contratto dopo aver trovato l’accordo con il club, fino ai giocatori che chiederanno la cessione o proveranno a liberarsi visto il mancato rispetto degli accordi.
L’unica via di salvezza potrebbe essere l’intervento di un curatore fallimentare che gestisca la liquidazione e trovi un compratore disposto a ripartire dalla Serie D. Scenario che, al momento, appare quasi impossibile.
Il club infatti presenta un disavanzo di 4,3 milioni di euro al 31 marzo che viola l’indice di liquidità e altri parametri federali, di conseguenza il mercato estivo sarà bloccato e non è detto che le eventuali cessioni possano bastare a sbloccarlo, almeno senza un versamento immediato di liquidità nei conti correnti del club. Il club inoltre andrà incontro a un’altra penalizzazione di sei punti che si sommerà ai sette già ricevuti per un totale di -13 alla partenza della prossima stagione che renderà improba l’impresa salvezza.
Se tutto dovesse essere confermato in casa Triestina sarà addio per tanti protagonisti degli ultimi anni: dal direttore sportivo Daniele Delli Carri che presenterà le dimissioni, al tecnico Giorgio Gorgone che non firmerà il contratto dopo aver trovato l’accordo con il club, fino ai giocatori che chiederanno la cessione o proveranno a liberarsi visto il mancato rispetto degli accordi.
L’unica via di salvezza potrebbe essere l’intervento di un curatore fallimentare che gestisca la liquidazione e trovi un compratore disposto a ripartire dalla Serie D. Scenario che, al momento, appare quasi impossibile.
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