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Salernitana, 4 mesi senza tifosi: pronta la battaglia. Mercato, occorrono 4-5 top playerTUTTO mercato WEB
La partita sospesa
© foto di TuttoSalernitana.com
Oggi alle 09:04Serie C
di Luca Esposito

Salernitana, 4 mesi senza tifosi: pronta la battaglia. Mercato, occorrono 4-5 top player

Prima il rinvio della gara col Cittadella e l'obbligo di chiudere la regular season con due trasferte di fila, poi l'annullamento del match playout col Frosinone 24 ore prima dell'evento sportivo e con 30mila biglietti già venduti. E poi ancora 33 giorni di stop forzato senza conoscere il nome del nuovo avversario, i tanti ricorsi respinti, il caso intossicazione alimentare, l'arbitraggio di Doveri all'Arechi il 22 giugno e la seconda retrocessione di fila scaturita anche dallo 0-3 inflitto a tavolino dal giudice sportivo. Non si può certo dire che siano mesi semplicissimi per le coronarie dei tifosi granata che, ieri, hanno appreso un'altra brutta notizia: a causa dell'interruzione del match casalingo con la Sampdoria (con annesso lancio di oggetti sul terreno di gioco e aggressione fisica ad uno steward), il Viminale ha imposto 4 mesi di trasferte vietate. Dal primo agosto al primo dicembre sarà impossibile seguire la Salernitana in campo esterno anche per chi ha regolarmente sottoscritto la tessera; quasi un intero girone senza l'apporto del dodicesimo uomo che, da quelle parti, ha spesso spostato gli equilibri. E' evidente che si tratti di una decisione durissima e inaspettata, visto che in passato gare sospese per invasioni e tafferugli (con annessi feriti) non hanno comportato una sentenza del genere da parte delle autorità competenti. C'è chi sospetta che, alla base del dispositivo del Viminale, ci sia anche la volontà di replicare alla Questura e alla Prefettura che avevano chiesto di inserire la Salernitana nel girone B per problemi di ordine pubblico: in questo modo, almeno per metà stagione, la questione si è risolta da sola, senza dover andare ad un nuovo ed ennesimo scontro. La reazione delle autorità e del tifo non si è fatta attendere, al punto che autorevoli politici come Celano e Cammarota hanno chiesto al Sindaco Vincenzo Napoli e al Governatore Vincenzo De Luca di impugnare il provvedimento e fare una serie di ricorsi chiedendo finanche i danni per aver leso l'immagine di una tifoseria che, al netto di due retrocessioni sportivamente parlando drammatiche a suon di sconfitte e mercati fallimentari, si è sempre distinta per civiltà, correttezza, sportività e partecipazione massiccia alle partite, con 20mila presenze in media in casa e 1500/2000 in trasferta. "Nell'ultima giornata contro il Verona abbiamo salutato la serie A non con fischi, contestazioni e proteste ma con una scenografia che ha fatto parlare tutta Europa e anche tifoserie storicamente rivali ci applaudivano quando lasciavamo i settori riservati agli ospiti" si legge in una delle tante note emesse dalla tifoseria organizzata, mentre il CCSC ha chiesto alla società di accedere agli atti ufficiali per studiare un'azione legale che punti quantomeno a dimezzare la pena. La Salernitana non si è ancora espressa sulla vicenda, ma la gente invoca un intervento in prima persona da parte del presidente Milan e, soprattutto, del proprietario Iervolino. Considerando che le trasferte di Foggia, Cosenza, Catania, Giugliano, Sorrento, Caserta e Cava sono considerate ad alto rischio, è dunque assai probabile un campionato senza tifosi al fianco a prescindere dalla doccia gelata arrivata ieri mattina. Nel possibile ricorso della società si farà comunque riferimento a precedenti ben più gravi (ad esempio Brescia-Cosenza di qualche anno fa), con episodi che misero davvero a rischio l'ordine pubblico cui fecero seguito provvedimenti assai meno restrittivi e punitivi. Quanto al campo, ieri la Salernitana ha disputato la prima amichevole stagionale e, al netto delle dichiarazioni ufficiali, è evidente che a Cascia stiano lavorando due gruppi diversi. Nel primo tempo i volti nuovi hanno messo in campo idee, organizzazione e cattiveria agonistica pur essendo una semplice sgambatura estiva contro una squadra che milita nei dilettanti e che non ha opposto alcuna resistenza efficace. Nella ripresa, invece, hanno giocato undici elementi in lista di sbarco e che, in alcuni casi, sono stati beccati dai - pochi - tifosi presenti o per atteggiamenti indolenti o per alcune giocate totalmente sbagliate. Restano in uscita i vari Sepe, Lovato, Maggiore (idea Spezia, sarebbe un clamoroso ritorno), Tongya, Dalmonte (che ieri ha lanciato comunque qualche segnale), Njoh (potrebbe rescindere) e Legowski, oltre al giovane Iervolino per il quale si profila la terza cessione consecutiva con la formula del prestito. Sono già andati via Ghiglione, Fiorillo e Adelaide, oltre al giovane Fusco che ha firmato per la Cavese. A breve sarà formalizzato il passaggio di Bradaric al Verona, mentre il caso Daniliuc è sfociato in una multa salata e nella lettera che gli avvocati hanno scritto all'AIC. Il difensore austriaco, regolarmente convocato e stipendiato, non ha mai raggiunto Cascia ed è stato immortalato in varie zone di Salerno intento a prolungarsi le vacanze senza autorizzazione. E in entrata? Ad oggi, dopo il Trapani, la Salernitana in C è quella più attiva, ma mancano ancora una decina di pedine all'appello per completare la rosa. Considerando che Catania e Benevento si stanno muovendo molto bene, è evidente occorrano quantomeno 4-5 top player di categoria superiore per consentire ai granata di alzare l'asticella e partire come favoriti. Domani dovrebbero aggregarsi al gruppo il giovane attaccante di proprietà del Sassuolo Knezovic e quel Michael Liguori fortemente voluto da Faggiano al netto dell'ostracismo palesato da una parte della curva a causa delle note vicende personali che riguardano il calciatore. Tumminello sembra invece sfumare per ragioni economiche: col Crotone c'era già un accordo di massima, non c'è stata intesa invece sullo stipendio richiesto da un attaccante che, con Inglese, Ferrari e Liguori, formerebbe un quartetto di categoria superiore. Il sogno è Tutino, ma non si tratta di un'operazione semplice: il bomber è legatissimo alla piazza, ma l'Avellino pressa e in B ha davvero tante richieste. Per gli altri reparti è necessario accelerare e allargare i cordoni della borsa, visto che le vicende Casasola-Capuano insegnano che bisogna investire di più a prescindere dalle uscite. Piace Luigi Silvestri, a Salerno per sei mesi già nella stagione 2012-13 e ormai una garanzia per la categoria. A destra manca un esterno adatto al 3-5-2, occorrono anche due centrocampisti di spessore che consentano a Capomaggio di crescere ed inserirsi senza eccessive pressioni. Una volta partito Sepe (proposto al Pescara) si cercherà un numero uno affidabile: nessuna trattativa in corso, smentita ad oggi la pista Bardi.