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Carboni: "Girone C tosto, Catania e Crotone squadre da battere. E occhio al Trapani"TUTTO mercato WEB
© foto di Prospero Scolpini/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 19:19Serie C
di Daniel Uccellieri

Carboni: "Girone C tosto, Catania e Crotone squadre da battere. E occhio al Trapani"

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Guido Carboni, tecnico che in carriera ha allenatore Benevento, Rimini e Avellino fra le altre, è intervenuto nel corso dell'appuntamento pomeridiano di A Tutta C, trasmissione in onda su TMW Radio e su Il 61, canale 61 del digitale terrestre. "Il Benevento è una società ambiziosa, non può mai partire come una “non favorita”. L’anno scorso è stata un’annata storta, soprattutto il girone di ritorno è stato da incubo. Quest’anno hanno confermato lo stesso staff tecnico: è un segnale di fiducia importante verso l’allenatore. È sicuramente una delle candidate alla promozione, ma ci sono tante altre squadre attrezzate. Il Girone C è molto tosto: il Catania e il Crotone saranno protagonisti, e anche la Salernitana, anche se ripartire dopo una retrocessione dolorosa non è mai semplice. L’ambiente conta tantissimo: un pubblico che ti sostiene vale dieci punti in classifica, mentre se la tifoseria è delusa e critica diventa tutto più complicato. A Salerno servirà un’impresa" Restiamo sul Benevento. Quanto è importante ripartire da Auteri, che era stato esonerato e poi richiamato? La società, di fatto, ha scelto di puntare su di lui più che sulla vecchia rosa, rifondando l’organico in diversi reparti. "È un’analisi giustissima. Ripartire con un tecnico che avevi esonerato è una scelta forte: significa che la società ha ritenuto che molte responsabilità fossero più sui giocatori che sull’allenatore. Quest’anno Auteri avrà meno alibi e maggiori responsabilità. Conosco bene la piazza: il presidente Vigorito è sempre ambizioso, anche quando a parole dice che sarà un anno di attesa. Fanno sempre mercati importanti. Credo che abbiano imparato dagli errori della scorsa stagione". Dopo l’1-0 con il Guidonia, Auteri ha detto che bisogna alzare il livello delle prestazioni individuali. Alcuni nuovi innesti si stanno ancora inserendo. "Sì, ma è normale: in questa fase della stagione contano più l’equilibrio e i meccanismi che i risultati. Le prime partite servono per trovare la quadra e capire dove eventualmente intervenire. Il campionato sarà molto bello perché ci sono tante squadre forti: l’Audace Cerignola, che l’anno scorso ha fatto benissimo, la Casertana, il Foggia nonostante i problemi societari. Ci saranno sicuramente delle sorprese. I nomi principali restano Catania e Benevento, ma anche Crotone, Casertana, Cerignola e altre". A proposito, non abbiamo citato il Trapani. Viene da un anno travagliato, parte con una penalizzazione, ma ha costruito una rosa importante. "Esatto, il Trapani ha fatto acquisti di grande livello. Nonostante la penalizzazione, può arrivare ai playoff e dire la sua. È una piazza calorosa, con un presidente ambizioso: se l’allenatore ha idee chiare, può essere una protagonista assoluta. Io penso che il Trapani lotterà per la promozione". Il Crotone, che ha appena eliminato il Catania in Coppa Italia, è un’altra piazza importante. E alla prima giornata affronterà proprio il Benevento. Che campionato si aspetta? "Le prime giornate vanno sempre prese con le molle, ma Crotone e Benevento saranno protagonisti a prescindere dal risultato iniziale. Il Crotone ha un allenatore che mi piace molto, una garanzia per dare continuità. Sulla carta ha una rosa meno forte di Catania, Benevento e Trapani, ma è una piazza unita, con una società solida. Longo ha dato una precisa identità e quest’anno il Crotone può essere una delle grandi pretendenti". Altre piazze che possono dire la loro? "Oltre a quelle citate, occhio a Monopoli e Casertana, che hanno campi difficili e tifoserie calde. La Salernitana, come detto, deve ricompattarsi dopo una retrocessione dolorosa. Però il calcio italiano ha problemi strutturali: troppe penalizzazioni, classifiche stravolte, decisioni che rendono il movimento meno credibile. Non riguarda solo la Serie C, ma il sistema in generale". Un’ultima domanda: che impatto può avere l’Atalanta Under 23 nel Girone C? "Le Under 23 hanno un livello tecnico altissimo, tra le prime cinque squadre di categoria. L’Atalanta ha tanti giovani forti, alcuni pronti già per la Serie B. Forse manca un po’ di esperienza e continuità, ma il talento è evidente. Giocare nel Girone C, con ambienti caldi e pressioni diverse rispetto al nord, può aiutarli a crescere. Non so fin dove arriveranno, perché coi giovani è difficile fare previsioni, ma sono squadre che possono battere chiunque".