
Foggia, Delio Rossi torna sulle mancate dimissioni: "La situazione non era limpida"
È un Delio Rossi piuttosto contrariato quello che al termine della sfida pareggiata dal suo Foggia contro il Latina si è presentato in conferenza stampa. Queste le sue parole riportate da Foggiagol.it: "Preciso subito una cosa: il mercato si è chiuso il 2 settembre. Con questi ragazzi sto lavorando soltanto da una decina di giorni, e molti arrivano da situazioni in cui non giocavano da tempo. Questo spiega perché alcuni li ho dovuti sostituire per crampi, mentre altri avevo necessità di testarli in campo. Non posso muovere critiche sull’atteggiamento, ma è evidente che bisogna crescere tanto.
Il campionato è complicato e ora serve conquistare più punti possibile. Nelle ultime due gare avremmo meritato qualcosa in più. Non mi interessa commentare ciò che dicono gli altri, ma solo le mie decisioni: ho visto che nella ripresa serviva cambiare e ho fatto le sostituzioni. Il percorso sarà pieno di difficoltà. Per quanto riguarda le dimissioni, alcune cose non erano come mi erano state prospettate.
Ho parlato col presidente, spiegando che la situazione non era limpida. Lui mi ha risposto che, se me ne fossi andato, nessun altro sarebbe arrivato. Mi chiese di chiudere il mercato e poi eventualmente ufficializzare l’addio. Poi è intervenuta la Procura di Bari, che mi ha fatto capire che l’intero progetto dipendeva da me e che non potevo tirarmi indietro. Per questo motivo continuerò a dare il massimo per questi colori, anche se non è semplice. Non è normale che lo stadio simbolo del Foggia venga condiviso con un’altra squadra o che si debba andare a giocare altrove, come a Trinitapoli. Negli ultimi tre anni mi hanno più volte contattato per tornare, ma spesso sono rimaste solo parole. Io sono convinto che il Foggia non appartenga né a me né al presidente: il Foggia appartiene alla città e a chi ci tiene davvero”
Altre notizie
Ultime dai canali





Primo piano