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La Top 11 del Girone C di Serie C: Donnarumma fa esplodere l'ArechiTUTTO mercato WEB
Antonio Donnarumma
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 07:10Serie C
di Luca Esposito

La Top 11 del Girone C di Serie C: Donnarumma fa esplodere l'Arechi

E’ andata in archivio la 4^ giornata nel Girone C di Serie C. Questi i risultati: Foggia-Latina 1-1 Monopoli-Audace Cerignola 2-0 Potenza-Crotone 3-3 Piceno-Casarano 1-2 Siracusa-Benevento 0-3 Atalanta U23-Team Altamura 0-0 Cosenza-Catania 4-1 Trapani-Casertana 2-0 Salernitana-Sorrento 2-1 Cavese-Giugliano 2-2 Di seguito la TOP 11 di TuttoMercatoWeb.com che opta per il 4-2-4: Donnarumma (Salernitana): critiche ingenerose e premature erano piovute sul suo capo, eppure stiamo parlando di un calciatore che era stato premiato a Padova come il migliore della categoria. Si riscatta alla grande parando un rigore al 90' sotto la curva Sud, ma già nel primo tempo era stato provvidenziale in due circostanze. Comi (Atalanta23): 20 anni e la personalità del veterano per affrontare una squadra comunque ostica come il Team Altamura. Bocchetti gli dà fiducia dal primo minuto e lui la ripaga con una prestazione che rasenta la perfezione. Saio (Benevento): qualcuno potrebbe pensare sia facile affrontare un Siracusa fanalino di coda e composto per lo più da giovani di belle speranze o da gente che non era titolare nemmeno in serie D. Tuttavia lo 0-0 all'intervallo certifica che non esistono gare semplici e lui ha dovuto metterci una pezza in varie occasioni per evitare problemi. Lulic (Casarano): alla lunga tutti gli attaccanti del Picerno sono stati sostituiti, segnale evidente dell'ottima prova della difesa ospite guidata egregiamente da un calciatore capace di leggere in anticipo lo sviluppo di ogni azione. Prova perfetta, da leader vero. Nicolao (Altamura): dopo aver vinto lo scontro diretto con la Cavese, la squadra di Mangia strappa un pareggio preziosissimo sul campo dell'Atalanta23 e senza subire gol. Lui è stato il più bravo e lo premiamo sia per aver sempre partecipato alla manovra, sia per i costanti raddoppi di marcatura su Vavassori. Langella (Cosenza): guai a sottovalutare i calabresi quando si parla di candidate al salto di categoria. E' vero che il pubblico in casa diserta e che la società è perennemente contestata, ma l'undici titolare vale quelli delle big. Il 4-1 sul Catania certifica la crescita della squadra di Buscè e lui partecipa alla festa con un gol e tante giocate importanti. Ciotti (Trapani): quando si segna da fallo laterale ci sono sempre enormi responsabilità degli avversari, ma a lui va il merito di aver intuito in anticipo l'errore di posizionamento della Casertana e di aver creato dal nulla l'azione del definitivo 2-0. Come sempre è il faro del gioco di Aronica. D'Auria (Potenza): una squadra che non muore mai, che resta sempre in partita anche quando il risultato sembra irrimediabilmente compromesso. Una magia a fine primo tempo e un'altra prodezza nella ripresa per mandare in tilt la retroguardia del Crotone e creare i presupposti per il definitivo 3-3 targato Novella. Manconi (Benevento): in attesa di Tumminello ecco che il popolo giallorosso può godersi quel classico attaccante di categoria che risolve le partite "sporche" e che, nell'arco di una stagione, regala sempre quei 10-12 punti in più. Alla lunga ha messo in grossa difficoltà l'inesperta difesa del Siracusa. Gomez (Crotone): sfrutta una sponda di Maggio per disegnare una traiettoria beffarda, con pallone sotto le gambe di Banchini e tra le mani di Alastra. Concede il bis nella ripresa con un sinistro potente che vale l'1-3 anche grazie ad una deviazione. Si conferma uno dei più forti della categoria. Chiricò (Casarano): cercare sempre e comunque la costruzione dal basso può essere un azzardo quando,dall'altra parte, hai calciatori che corrono e che combattono su tutti i palloni. Ne sa qualcosa il Picerno che, per errori enormi in impostazione, ha spianato alla strada all'ex bomber del Crotone consentendogli di realizzare una bella doppietta. Antonio Buscè (Cosenza): pareggio a Crotone e Monopoli, 4-1 al Catania che - sulla carta - dovrebbe ammazzare il girone C. Nel mezzo la sconfitta immeritata con la Salernitana capolista. Tutto mentre l'ambiente protesta e la società non lo ha accontentato sul mercato rimpinguando la panchina. In queste condizioni veder giocare così bene la sua squadra è degno di nota, soprattutto su un terreno ai limiti della praticabilità come quello del Marulla.