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Criniti: "Sarà l'anno dell'Union Brescia, è una piazza che non può stare in Serie C"TUTTO mercato WEB
© foto di Gilberto Poggi/TuttoLegaPro.com
ieri alle 19:04Serie C
di Daniel Uccellieri

Criniti: "Sarà l'anno dell'Union Brescia, è una piazza che non può stare in Serie C"

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Antonio Criniti, ex attaccante fra le altre di Triestina, Catania, Brescia e Cagliari fra le altre, è intervenuto nel corso dell'appuntamento pomeridiano di A Tutta C, trasmissione in onda su TMW Radio e su Il 61, canale 61 del digitale terrestre. Partiamo dal girone A: tra le squadre di vertice c’è l’Union Brescia. Che idea ti sei fatto di questo inizio di stagione? "Il Brescia è allenato da Aimo Diana, con cui ho anche giocato ai tempi, e gli auguro davvero il meglio. È una piazza che non può stare in Serie C, deve tornare subito in categorie superiori. Ho visto la squadra bene: nonostante la concorrenza di Vicenza e Lecco, credo che alla lunga il Brescia avrà la meglio. Ha una società solida, un allenatore preparato e un organico completo in tutti i reparti. Magari ci sarà qualche outsider, come capita spesso, ma penso che sarà l’anno del Brescia". Ti aspettavi fosse subito così competitiva? In estate Pasini aveva parlato di un progetto triennale per la Serie B. Sì, un po’ me l’aspettavo. Conosco bene l’ambiente, ci ho giocato due anni e so quanto sia una piazza difficile. In certi casi bisogna parlare con cautela, ma al di là di questo credo che la squadra sia forte e possa fare bene da subito. Per me è anche un discorso di cuore: a Brescia sono stato benissimo, accolto dai tifosi, e auguro loro di tornare presto in Serie B". Un’altra piazza che conosci bene è Trieste, che invece sta vivendo un momento opposto. È arrivata un’altra penalizzazione e sembra durissima puntare alla salvezza. "I miracoli li fa solo il Signore, e temo che qui non ci sarà. Mi dispiace molto, perché a Trieste ho segnato tanti gol da trequartista e ho trovato un ambiente straordinario. Però il problema è di base: società senza solidità economica non dovrebbero essere iscritte. La Lega dovrebbe essere più severa, come in altri Paesi: se non hai i requisiti economici, non ti iscrivi, punto. Le esclusioni a campionato in corso, come quelle viste lo scorso anno, falsano la classifica e danneggiano chi lavora seriamente". Andiamo al girone B. In testa c’è l’Arezzo: secondo te è la squadra da battere? "Sì, sono convinto che l’Arezzo sia la squadra da battere. È una piazza che mi è sempre piaciuta, con una bella storia. Quest’anno ha investito bene e può lottare fino in fondo. Vedo anche Ravenna e Ascoli come possibili rivali, ma non credo molto in Ternana o altre squadre. Perugia e Livorno, al momento, sono delusioni". Restando nel girone B: la Sambenedettese è tornata in Serie C. C'è grande attesa per il derby con l’Ascoli? Personalmente non l’ho mai giocato, però ho vissuto quell’ambiente e so quanto sia sentito. È un derby che divide la città, la gente lo vive quasi come una questione di vita o di morte sportiva. C’è tanto campanilismo, a volte esagerato, tanto che secondo me le autorità dovranno prestare grande attenzione: è una partita molto calda". E come giudichi il ritorno in Serie C della Samb? "Direi positivo, anche se si poteva fare meglio. Ho visto almeno tre partite in cui avrebbe potuto ottenere di più. Ha qualche problema di inesperienza dietro e il portiere, secondo me, non è ancora da categoria, anche se promettente. Davanti però c’è Eusepi, che nonostante l’età fa ancora la differenza. Nel complesso il bilancio è buono". Chiudiamo col girone C. Conosci bene l’Avellino, promosso in Serie B l’anno scorso. Quest’anno sembra più equilibrato? "Sì, è un campionato combattuto. Io ho un legame forte con Catania, dove sono stato anche capitano: lì si respira calcio vero, con 30mila persone in C. Credo che quest’anno se la giochino soprattutto Catania e Salernitana. Il Trapani può inserirsi, ma lo vedo più da playoff. Mi piace molto la Casertana, mentre non credo in Benevento e Monopoli. Il Crotone non mi convince, il Cosenza ancora meno. Alla fine, secondo me, la lotta per la promozione diretta sarà tra Catania e Salernitana".