Dott. Alicicco: «Focolai da calciatori no vax: come si fa a dire una cosa del genere?»
In principio lo Spezia, poi Bari ed Empoli. Il Coronavirus è tornato a spaventare il mondo pallone. Dal calcio internazionale, come testimoniato dal caso Arsenal, alle serie minori dunque la faccenda non cambia: i positivi tra giocatori e membri dello staff non mancano. Così come gli elementi che al momento hanno scelto di non sottoporsi al vaccino. La tematica è ampia e discussa. In un'intervista rilasciata in esclusiva a Tuttomercatoweb, lo storico medico sociale della Roma, Ernesto Alicicco, si è soffermato proprio sulla questione no vax:
«Penso che il vaccino debba essere legato alla volontà del paziente di farselo. Se qualcuno non vuole farlo, visto che non c'è ne uno specifico, va rispettato. Sulla mia vita posso fare qual che voglio. La maggior parte dei calciatori sono vaccinati? Bene, mi fa piacere. Io sono per il vaccino sia chiaro ma non per le imposizioni».
Poi, sull'eventualità che alcuni focolai si siano originati da calciatori no no vax, Alicicco è stato categorico: «Ma come si fa a dire una cosa del genere. Il virus posso prenderlo anche andando al bar. Non diciamo quel che non è. Ripeto, sono per la vaccinazione ma se io non voglio farla perchè debbono impormela?».