Belotti, medie record e sguardo alla Champions. Con l'Inter in gioco il futuro

Una macchina da guerra. Questo è tornato ad essere Andrea Belotti dall'inizio stagione: libero da pensieri e infortuni che lo hanno penalizzato negli ultimi due campionati, il Gallo ha in testa due soli obiettivi che poi si riassumono in uno solo. Fare bene con il Toro per conquistarsi anche un posto fisso in Nazionale a Euro 2020. Bene fa Mancini a tenere alta la tensione tra lui e Immobile, gli unici due che realmente possono giocarsi il posto. E bene fa lui a rispondere nell'unico modo possibile, segnando.

Oggi è a quota 17 complessivi, quasi uno a partita e con un ritmo anche migliore rispetto a quello della stagione record da 26 finali in Serie A. Cosa sarebbe, se fosse supportato correttamente davanti, ancora non lo sappiamo e forse non lo sapremo mai. Cosa ha in testa lui invece è ben chiaro a tutti e cercherà di farlo capire anche ad Antonio Conte sabato sera. Perché il confronto diretto con Lukaku sarà uno dei temi stimolanti della sfida all'Inter, anche se non l'unico.

Una stagione da top cosa significa? Garantirsi l'Italia ma anche pensare che a 26 anni e mezzo, quelli che avrà la prossima estate, forse è il caso di immaginare un futuro da Champions. Quello che nel Toro è ben difficile possa avere, ed è per questo che la società si sta muovendo a caccia di un sostituto (Petagna è uno dei nomi). Belotti lo meriterebbe, per quello che ha dato e per quello che ancora non ha raccolto. Il Toro? Come al solito ripartirà.