Le premesse sulla stagione specchio di una società senza ambizione
Sono diciannove anni che le campagne acquisti del Torino non portano mai al completamento della rosa, ma a questo ormai siamo abituati. Di sicuro, però, non si è mai vista una sessione di mercato dei granata tanto povera di acquisti, portando due soli giocatori dal mercato oltre al secondo e terzo portiere. Ed è di certo la società che si è mossa meno in questi due mesi scarsi, almeno per quanto riguarda le ufficializzazioni. C'è poi un dettaglio che fa preoccupare, sulle parole del diesse Vagnati prima della gara contro il Cosenza: "Obiettivi? Li stabiliremo dopo la fine del calciomercato". In che senso? Una società che si rispetti, stabilisce un obiettivo prima per poi operare al fine di poterlo raggiungere.
Detto così, al contrario, è sinonimo di situazione inattendibile, un cercare ripetutamente di tirare a campare sperando che poi, alla fine, vada bene. In poche parole, non esiste un'ambizione vera e propria, ciò che viene si prende. Felici di ricrederci, se ci sarà un epilogo positivo, ma l'ambiente granata comincia seriamente a dubitarne. Intanto, a tre giorni dall'inizio del campionato, con il ritiro abbondantemente terminato, Vanoli non può ancora lavorare con una rosa quantomeno numericamente adeguata in tutti i reparti.