Oggi 5 maggio, che ne sarà del Toro?

E' passato un giorno dalla commemorazione del 76esimo anniversario della tragedia (non strage come qualcuno scrive da tempo) di Superga e ci poniamo la domanda, che ne sarà del futuro granata? Ieri c'è stata la marcia dei tifosi per le strade del centro, fino a Sassi, che ha avuto molta partecipazione, anche se i numeri veri non li sappiamo ancora, meno di ventimila, diciamo tra i 12/15 mila partecipanti.

I tifosi hanno voluto commemorare il Grande Torino ma allo stesso hanno anche sfilato contro Cairo, invitandolo a vendere. Questo ad alcuni media è passato inosservato. Anche perchè forse si è fatta confusione e unire il ricordo di Superga e la contestazione al presidente non è stata del tutto una scelta azzeccata. Considerando che qualche media non aveva interesse a declamare la questione.

La storia andrebbe sempre isolata dal presente, soprattutto le commemorazioni di una tragedia. Cairo è salito al colle al mattino, così che qualche insulto se li sono presi coloro che sono saliti a Superga nella commemorazione ufficiale. Che magari non hanno molte colpe, perchè chi è dipendente deve sottostare al volere di chi paga. Non è retorica ma realtà.

Difficilmente cambierà qualcosa al vertice societario, può essere che ci fossero interessi da parte di qualche investitore (il Tg3 Piemonte ha ricordato la Red Bull con una cordata araba, che però poi sono spariti dai radar), ma non così forte da indurre Cairo a vendere. Può essere che il presidente si metterà una mano sulla coscienza e magari aprirà il portafoglio per dare un contentino ai tifosi. Ma tutto sarà come prima. I tifosi, pur con la loro passione, sono ben distanti dalle strategie economiche.

E' stata una bella giornata da ricordare, da movimentare un po' il mondo granata. Sicuramente un successo, ma non per cambiare le carte in tavola in casa Toro.

Resta nel cuore l'immagine della signora che si è affacciata dal balcone mostrando la foto del Grande Torino e mandando un bacio alla folla, come non dimenticare le infermiere dell'ospedale Koelliker di Torino, che uscirono davanti al portone per applaudire i ventimila del 2003. 

In fondo il vero Toro è questo. Tutto il resto è fantacalcio.