
D'Agnelli a TG: "Sogno accoppiata Zanetti-Asta per il Toro"
Momento complicato in casa Toro: Vanoli non è più saldo sulla panchina, mentre il pubblico continua a contestare sia Cairo che il Ds Vagnati. Come uscirne? Il patron granata potrebbe cambiare guida tecnica e sono già numerosi i nomi accostati alla gloriosa panchina del Toro. Ai microfoni di Torinogranata.it le riflessioni di Rino D'Agnelli, direttore sportivo professionista ed ex scout per club importanti della massima serie.
Vanoli va sacrificato sull'altare di una stagione opaca?
"Come avevo già detto in una precedente intervista non si può certo essere contenti della stagione appena conclusa: un anonimo undicesimo posto al pari dell'Udinese. Una squadra come il Torino, società storica, blasonata e con tifosi appassionati e calorosi, deve riuscire a conquistare quanto meno un posto in Conference, obbiettivo minimo che penso si siano prefissati ad inizio stagione. Che dire, noi addetti ai lavori siamo legati ad alcuni aspetti: budget, progetto, obbiettivi stagionali e risultati, valorizzazione parco calciatori e plusvalenze, quando di fatto manchi i più importanti bisogna avere il coraggio di ammettere il flop e aspettarsi un cambio".
Tra Baroni, Zanetti e Gattuso chi ritieni più adatto alla piazza granata?
"Sono tre profili che mi piacciono: Baroni punta molto su una solida costruzione dal basso, una difesa compatta e una grande dinamicità e rapidità in fase offensiva. Zanetti, un allenatore che conosco bene sin dalle sue origini (sono stato uno dei primi a dirgli che sarebbe diventato un grande allenatore) produce un calcio molto offensivo con la ricerca di giocate nello stretto e della profondità. Vuole il pressing alto e aggressione cosa che spesso lo portava ad andare in difficoltà quando l'avversario passava la prima pressione, ora ha un po' più di solidità difensiva e ripartenze. Gattuso allenatore di temperamento, predilige il 4-3-3 con costruzione dal basso e terzini fluidificanti, attaccanti esterni a piede invertito, una pressione alta, ma senza mai scoprirsi più di tanto".
Se potessi caldeggiare il nome di un tecnico emergente chi consiglieresti al patron Cairo?
"Io consiglierei intanto uno che abbia provato, anche solo in parte, cosa vuol dire indossare la maglia granata. Per questo se devo farvi un nome, direi che il mio sogno sarebbe Paolo Zanetti con Antonino Asta allenatore in seconda: due uomini granata che conosco molto bene come lavorano e che si sposerebbero per caratteristiche a meraviglia. Sarebbe più di una suggestione e porterebbe certamente il Toro in posizioni di classifica più consone".





