Il Toro batte il Genoa in rimonta con Maripan nella gara dei regali

Dopo sei minuti pieni di recupero, a dispetto dei cinque concessi, il Torino trova il suo settimo punto nelle ultime tre partite di campionato, battendo per 2-1 in rimonta il Genoa in una gara giocata male e caratterizzata da episodi casuali. La squadra di Marco Baroni parte meglio, ma al 7' una scivolata di Asllani, cadendo, trasforma un innocuo pallone preda della difesa in un assist per Thorsby che fa 0-1. Il Toro accusa il colpo, rischia di ricapitolare su un erroraccio in appoggio difensivo di Coco e non costruisce nulla che possa assomigliare a una possibile palla gol. Nella ripresa le cose inizialmente non cambiano, i granata si affidano ai calci da fermo e Maripan di testa si vede togliere dalla porta da Leali il possibile pareggio. Da qui Baroni toglie un ancora inconsistente Vlasic per inserire Ngonge, e la squadra si rivitalizza. Da lì a poco arriva il pari sul cross di Pedersen, con Sabelli che di ginocchio anticipa Adams e batte il suo portiere per l'1-1.

Al 25' Ngonge di testa gira benissimo la sfera, ma Leali è in giornata di grazia e riesce con la mano a toglierla dallo specchio, così come poco dopo alza in corner la conclusione da fuori di potenza dell'esterno offensivo. Sempre il numero uno rossoblu strozza in gola la gioia a Casadei, anch'egli in gioco aereo sul cross perfetto di Gineitis. La svolta arriva al 90', quando sull'ennesimo calcio d'angolo di Lazaro, Maripan non ci va di testa ma di piede mettendo una sassata sotto la traversa, dove Leali non può arrivare. La rimonta è complicata, ma non è affatto finita. Nel recupero il Genoa attacca senza costruire nulla, ma nell'ultimo minuto trova due occasioni colossali, la seconda delle quali con Ekuba che servito solo davanti a Paleari, trova il piede del portiere sulla conclusione e anche un rimpallo fortunoso che spedisce la sfera lontano dalla porta. Tre punti, si, ma che fatica.