
Torino-Napoli tra affari e rimpianti: la sfida dei mille ex. Per Conte è un derby a casa sua
Urbano Cairo e Aurelio De Laurentiis hanno una bella tradizione. Dopo un affare, si chiamano: lo ha raccontato il patron del Torino di recente. Questione (anche) di scaramanzia: da Maksimovic in poi, l’unica volta che non è accaduto è stato al termine della telenovela Simone Verdi, granata nelle ultime ore di mercato. Un affare non proprio fortunato, su un asse decisamente rodato nel corso degli anni, anche grazie al feeling tra i due presidenti, tra i pochi patron italiani della Serie A: “I veri torinesi tifano per lo più Torino”, disse ADL diversi anni fa.
Quanti ex. Quasi tutti felici. A riprova dei rapporti ben cementati tra le due società, anche la gara di oggi vedrà in campo parecchi volti noti alle rispettive tifoserie. Probabilmente non Alessandro Buongiorno: l’ex capitano granata, al rientro, dovrebbe partire dalla panchina. Curiosità: con 35 milioni di euro di esborso, è l’affare più costoso tra Toro e Napoli. Da capire anche chi sarà il portiere: Vanja Milinkovic-Savic conosce benissimo le porte dello stadio Olimpico Grande Torino. Nelle fila azzurre, gli fa buona compagnia Eljif Elmas, l’anno scorso proprio in granata. E non tutti sanno che Lorenzo Lucca è uno dei più grandi rimpianti della storia recente del vivaio torinista: nato a Moncalieri, cresciuto nelle giovanili del Toro dagli otto ai quindici anni, è dovuto andare a Palermo e poi a Pisa per trovare spazio. È un ex anche il centravanti di Baroni, quel Cholito Simeone che al Maradona ha lasciato ottimi ricordi: con lui, nelle fila dei padroni di casa gioca anche Cyril Ngonge, acquisto magari giusto ma di sicuro arrivato al momento sbagliato, in una stagione - due anni fa - non certo felice per il Napoli.
E poi c’è Antonio Conte. Che a Torino ci torna spesso, del resto è casa sua. Anche oggi che gli anni della Juventus sembrano lontanissimi, ci vive la sua famiglia. Da giocatore, ha incrociato il Toro sedici volte: sei vittorie, sei pareggi, quattro sconfitte. Tre gol, sua vittima preferita insieme a Milan e Brescia. Da allenatore, quello di oggi sarà il decimo confronto. Finora non ha mai perso: sette vittorie e due pareggi.
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