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Inter, Spalletti: "C. Italia obiettivo più raggiungibile. Occhio al Benevento"
Alla vigilia della sfida contro il Benevento in Coppa Italia, il tecnico dell'Inter, Luciano Spalletti, ha parlato ai microfoni di Inter TV: "Queste partite nascondono sempre delle insidie e l'abbiamo visto anche l'anno scorso con il Pordenone, ma la squadra è cresciuta, ha una mentalità più forte e si è allenata bene negli ultimi giorni. Vogliamo crescere ancora.
Sul lavoro svolto dai giocatori nella pausa invernale: "Per mantenere una certa preparazione fisica, vengono assegnati personalmente degli esercizi da fare, e poi al rientro si riesce a valutare se questi sono sviluppati oppure no. Nella maggior parte del gruppo si è avuto un comportamento professionista e corretto. Questa settimana ci è servita per sviluppare degli allenamenti ad alta intensità, che ci permettono di dare continuità ai nostri ritmi".
Un giudizio sul Benevento: "Bucchi ha fatto già delle esperienze importanti, per cui è molto bravo a schierare la sua squadra in campo: è partito con un certo assetto tattico, poi ha modificato il modulo e adesso sembra aver trovato la sua quadratura. Loro faranno una gara all'insegna della ripartenza: noi dovremo avere equilibrio nell'attaccare nella loro metà campo, perché sono queste squadre che possono crearti dei problemi. Abbiamo visto anche dagli altri campionati quali siano le sorprese nel giocare queste competizioni: nel Regno Unito, Liverpool, Fulham e Leicester hanno perso anche contro squadre di quarta divisione; in Francia vi sono i casi di Bordeaux, Psg e Lione. C'è da dire poi che i sanniti per venire qui hanno eliminato l'Udinese: in queste gare da 'dentro o fuori' vengono annullate alcune differenze: noi siamo molto più forti di loro".
Padelli e Ranocchia non hanno giocato neanche un minuto in stagione: "Io non vado a creare la formazione in base a quelli che sono stati i minuti dei giocatori utilizzati nella mia rosa. Ho guardato tutti con gli stessi occhi: se loro, come è successo, hanno fatto bene il proprio lavoro, possono ambire ad andare a giocare. Padelli e Ranocchia sono due persone serie, che si sono comportate sempre in maniera professionale ed hanno a cuore le sorti della nostra squadra".
Domani si giocherà a porte chiuse: "Sarà molto più simile ad una partita di allenamento, come quelle che svolgiamo durante la settimana; senza pubblico viene tolta quell'emotività che è giusto che questo sport abbia. Si è dato un segnale forte, ma ci saranno anche da fare forti riflessioni, perché si va a penalizzare gente che non ha niente a che fare con certe cose".
La Coppa Italia è un obiettivo? "Sicuramente. Probabilmente è questo l'obiettivo più vicino da raggiungere, perché rispetto alle altre competizioni che abbiamo a disposizione vi sono meno partite. A questa manifestazione partecipano le più grandi squadre del nostro campionato: sarà ugualmente difficile, però una squadra come l'Inter deve ambire ad andare a vincere".
Sul lavoro svolto dai giocatori nella pausa invernale: "Per mantenere una certa preparazione fisica, vengono assegnati personalmente degli esercizi da fare, e poi al rientro si riesce a valutare se questi sono sviluppati oppure no. Nella maggior parte del gruppo si è avuto un comportamento professionista e corretto. Questa settimana ci è servita per sviluppare degli allenamenti ad alta intensità, che ci permettono di dare continuità ai nostri ritmi".
Un giudizio sul Benevento: "Bucchi ha fatto già delle esperienze importanti, per cui è molto bravo a schierare la sua squadra in campo: è partito con un certo assetto tattico, poi ha modificato il modulo e adesso sembra aver trovato la sua quadratura. Loro faranno una gara all'insegna della ripartenza: noi dovremo avere equilibrio nell'attaccare nella loro metà campo, perché sono queste squadre che possono crearti dei problemi. Abbiamo visto anche dagli altri campionati quali siano le sorprese nel giocare queste competizioni: nel Regno Unito, Liverpool, Fulham e Leicester hanno perso anche contro squadre di quarta divisione; in Francia vi sono i casi di Bordeaux, Psg e Lione. C'è da dire poi che i sanniti per venire qui hanno eliminato l'Udinese: in queste gare da 'dentro o fuori' vengono annullate alcune differenze: noi siamo molto più forti di loro".
Padelli e Ranocchia non hanno giocato neanche un minuto in stagione: "Io non vado a creare la formazione in base a quelli che sono stati i minuti dei giocatori utilizzati nella mia rosa. Ho guardato tutti con gli stessi occhi: se loro, come è successo, hanno fatto bene il proprio lavoro, possono ambire ad andare a giocare. Padelli e Ranocchia sono due persone serie, che si sono comportate sempre in maniera professionale ed hanno a cuore le sorti della nostra squadra".
Domani si giocherà a porte chiuse: "Sarà molto più simile ad una partita di allenamento, come quelle che svolgiamo durante la settimana; senza pubblico viene tolta quell'emotività che è giusto che questo sport abbia. Si è dato un segnale forte, ma ci saranno anche da fare forti riflessioni, perché si va a penalizzare gente che non ha niente a che fare con certe cose".
La Coppa Italia è un obiettivo? "Sicuramente. Probabilmente è questo l'obiettivo più vicino da raggiungere, perché rispetto alle altre competizioni che abbiamo a disposizione vi sono meno partite. A questa manifestazione partecipano le più grandi squadre del nostro campionato: sarà ugualmente difficile, però una squadra come l'Inter deve ambire ad andare a vincere".
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