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Lucchese, Deoma: «Chi si assumerà la responsabilità di tornare a giocare?»TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Maggiani/TuttoLegaPro.com
venerdì 10 aprile 2020, 06:55News
di tuttoturris .com
per Tuttoturris.com
fonte Notiziario calcio

Lucchese, Deoma: «Chi si assumerà la responsabilità di tornare a giocare?»

Prima, in classifica. Prima la salute, però. È il mantra che ripete Daniele Deoma, direttore della Lucchese che guida il Girone A di Serie D. Tuttomercatoweb.com ha deciso di intraprendere un viaggio nelle piazze della Lega Nazionale di D, in difficoltà in virtù della crisi economica che sta attraversando e che si prospetta per l'Italia e di conseguenza anche per il calcio. "Il momento è difficile, per quello che succede, sotto ogni punto di vista - spiega Deoma. I numeri che leggiamo sono negativi, preoccupanti. La situazione è dura per tutti".
 

A livello sportivo ed economico la D è quella che ne risente di più.
"Facciamo 400 chilometri anche per andare a giocare in altri campi, come in C. La situazione contrattuale dei giocatori dà loro meno tutele in questa categorie però voglio puntualizzare una cosa".
 

Prego
"La Lucchese, in D, prenderà le distanze dalla stragrande maggioranze dei club che non pagheranno. Noi cercheremo di non lasciare senza rimborsi i nostri giocatori".
 

Nonostante le difficoltà delle proprietà.
"Sono generali. Noi affronteremo tutto con dignità e impegno. La crisi metterà in ginocchio tante aziende. Però nel calcio si è persa la concezione della realtà: è un mondo che ha avuto tanto, ha dato tantissimo a tutti. Serve equilibrio: il pallone è in difficoltà perché le aziende sorreggono il 70-80% delle società. In C si parla di minutaggio, in D non si parla di niente. E' una rimessa quotidiana: c'è un costo non paragonabile, oggi si fa calcio meglio in Lega Pro che in Lega D. E questo è dovuto al contributo sul minutaggio".
 

Come Lucchese come vi siete mossi per la lotta al virus?
"Abbiamo fiducia in quello che il Presidente Sibilia e l'avvocato Barbiero faranno. Le riteniamo all'altezza di questa situazione difficile: non esprimeremo giudizi, non faremo retorica, saremo al loro fianco".

 

Siete primi, in una stagione che è un vero miracolo.
"Abbiamo costruito la squadra in dieci giorni, fino a metà ottobre eravamo ultimi e penultimi. Merito del lavoro e della serietà".
 

Nel caso la stagione non dovesse riprendere, vi aspettate di salire in C?
"Voglio capire chi si assumerà la responsabilità, soprattutto nelle categorie minori, di giocare. Il Porta Elisa di Lucca ce lo hanno in pochi: giochiamo in campi con spogliatoi di venti metri quadrati. La D è una categoria di campi sportivi e di pochi stadi. Come fai a far rispettare le misure sanitarie in A come nei piccoli campi di D? E poi le trasferte: come fai ad andare a giocare, a pensare al calcio, alle partite?"