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Cambio in itinere - Dentro Sbraga, via Lorenzini: cosa perde la Turris e cosa può guadagnare…
venerdì 28 gennaio 2022, 19:00Primo piano
di Vincenzo Piergallino
per Tuttoturris.com

Cambio in itinere - Dentro Sbraga, via Lorenzini: cosa perde la Turris e cosa può guadagnare…

Questa settimana ha portato in dote un cambio abbastanza radicale nella difesa della Turris, che nel giro di poche ore ha cambiato il centrale difensivo di riferimento, nonché il perno del terzetto arretrato. Fuori Filippo Lorenzini, dentro Andrea Sbraga, il tutto con il benestare di mister Caneo.

Molti tifosi si chiedono se siano maggiori i vantaggi o i rischi di questa operazione a campionato in corso, soprattutto in una zona delicata del campo come quella difensiva. Ma le riflessioni devono partire necessariamente dalla premessa che l’affare è nato dalla decisione della Turris di assecondare la volontà di Lorenzini di cambiare aria, attratto da un contratto più lungo (era in scadenza con i corallini, mentre il Catania gli offriva un rinnovo automatico in caso di salvezza) e dalla possibilità di riunirsi con il tecnico che lo aveva lanciato tra i Professionisti, vale a dire Fabrizio Baldini.

Dato che per mister Caneo il giocatore non era incedibile, nonostante le buone prestazioni offerte quest’anno (come dimostra il fatto che talvolta gli ha preferito Di Nunzio per scelta tecnica), il club biancorosso ha colto la palla al balzo per accontentare Lorenzini e nello stesso tempo trovare, a parità di prezzo, un profilo che non solo potesse mantenere inalterato il livello del reparto arretrato ma migliorarlo ulteriormente, poiché dalle caratteristiche più congeniali a quelle richieste dal tecnico sardo per il suo gioco.

Ed infatti l’identikit di Sbraga, difensore con doti riconosciute in fase d’impostazione, potrebbe rivelarsi più funzionale di Lorenzini per assumersi l’onere della costruzione della manovra da dietro, dato che Caneo chiede al centrale di fungere le veci di un vero e proprio regista arretrato.

Pertanto, premesso che anche nel calcio vale la famosa massima “Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova”, volendo mettere sul piano della bilancia i profili di Lorenzini e Sbraga, potremmo dire che la Turris ne perde sicuramente in altezza, visto che tra il primo ed il secondo vi è una differenza di 8 centimetri, che potrebbe farsi sentire sulle palle alte in una rosa con molti brevilinei. Ma la compagine corallina potrebbe guadagnarne in geometrie, cosa non banale per una squadra che è abituata a tenere la palla piuttosto che ad attendere l’avversario, nonché in leadership, visto che Sbraga vanta maggiore esperienza di Lorenzini in terza serie, avendo disputato vari campionati d’alta classifica e in piazze importanti come Siena, Novara, Padova, Salernitana ecc.. Aspetto che potrebbe rivelarsi prezioso per guidare un reparto composto per la maggior parte da under come Manzi ed Esempio.

Ovviamente, tutte le considerazioni sono solo teoriche e necessitano della controprova del campo, dove Sbraga dovrà dimostrare anche di essere atleticamente pronto per reggere i ritmi alti di questa Turris, nonostante un girone d’andata passato quasi interamente in panchina, ed avrà poco tempo a disposizione per recepire i movimenti giusti pretesi da Caneo, che schiera una linea molto alta per giocare prevalentemente nella metà campo avversaria.

Una scommessa intrigante, sicuramente non esente da rischi, ma che presenta più di una similitudine con le situazioni dei vari Santaniello, Varutti, Manzi, Giannone, giocatori che prima dell’avvento a Torre del Greco erano reduci da esperienze in chiaroscuro e che in rossocorallo si sono pienamente rilanciati, ritornando ad essere i big di un tempo…

In questo caso, il ds Primicile ha tentato l’ennesima “mandrakata” dell’anno, puntando su un giocatore dal grande curriculum ma in cerca di riscatto, potenzialmente superiore a Lorenzini, preso a condizioni economiche estremamente vantaggiose. Con la speranza che la resa sia identica a quella dei giocatori sopracitati...